“Quello che vale”, una poesia di Luigi Haamiah Perfetti

Creato il 30 gennaio 2013 da Criticaimpura @CriticaImpura

Andrea Silva, Cadorna, 2012

Di LUIGI HAAMIAH PERFETTI

Quello che valeHo scrostato il buio del rimpiantoe le ginocchia diventate i santi di gesso di una pieve anticadondolano al twist. Ora mi sorridi d’invernocome se io tornassi dalle Crociate.Mi lavi i piedi con il tuo cuore spugnosoe lentamente li asciughi. Il tuo senogeografico è il friabile terrapieno di un’autostrada della pianura padana.Ho voglia di una vasta bibliotecaarresa alle tende nel deserto,e disegnar monete antichedavanti un bicchiere di plastica pieno d’acqua del Tour.Il Tour de France con i giudici in motociclettasorvegliando la corsa di lato.Parlami di guerre vinte mentre mi riposo.E non guarirmi se poi ti allontani nell’elegante grazia del bisogno. (Che ancora il guardartiscalda l’epoca del precipitare.)E come una pastiglia effervescente si scioglie d’estasi nuova in liquida tramaun punto premo sulla tua figuracosì desiderata fitta godi, forte ti esclama. 41.954767 12.777958