Quello che vedo.

Creato il 12 agosto 2011 da Fabry2010

Se ne sta ritto in fronte a lui a parlare.
“Sai cosa vedo?” domanda.
“Vedo il regno delle possibilità negate. La più alta forma di vita brulicare all’ombra di se stessa. Vedo tribune politiche. Vedo fiumi di parole straripare su terreni resi sterili da infinite colture. Vedo incapacità d’evoluzione, e ne vedo l’inutilità.
Da migliaia di anni vedo discutere persone di questioni sulle quali è già stato discusso abbastanza. Vedo maggioranze, e vedo minoranze che aspirano a divenire maggioranze. Vedo la lotta dei popoli contro i popoli, uomini contro uomini, e idee contro idee. Vedo il fascino della lussuria e la volontà di potenza e le ambizioni di conquista, e il desiderio di possesso. Vedo istinti incravattati che hanno preso nomi altisonanti ma tali sono rimasti, trattenendosi, incattivendosi, denigrandosi. Secoli di violenze e crudeltà, e patti stracciati, e accordi non mantenuti, e su tutto vedo carovane di promesse che sono crollate come polvere di fronte al concedersi della Bellezza o alla tentazione del Potere.
Lo fissa.
“Tecnologicamente avanzata. Finemente mascherata. Sottilmente affinata…”
Vuoi davvero sapere quello che vedo?
Sorride e gli si fa più appresso, sussurrandoglielo appena.
“È una lotta per la sopravvivenza quella che continuo a vedere, Johnni.”

[Frammento tratto da Totem, Edizioni Clandestine, 2003, per ricordarmi(vi) quello che continuo a vedere anche nell'agosto del 2011]



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