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Quello strano filo che lega Yara Gambirasio a Sarah Scazzi. Il caso

Creato il 18 ottobre 2011 da Yellowflate @yellowflate

Quello strano filo che lega Yara Gambirasio a Sarah Scazzi. Il casoTroppi particolari, troppe certezze e così finisce sotto inchiesta. Lui, l’infermiere scrittore di Castiglion Fiorentino, provincia di Arezzo, ha raccontato in  un libro la vita di  Sarah e Yara: le ha immaginate crescere e raccontare in un diario segreto il corso della loro vita che invece è stato spezzato. Come spesso capita, prima di mandare alla stampa il testo, l’infermiere Alessandro Castellani ha mandato i volumi alle famiglie delle due giovanissime. Ecco che qualche tempo dopo alla sua porta suonano i carabinieri. Interrogatorio! La notizia la riporta la Repubblica che ha intervistato la persona interessata.«Lei sa particolari su Yara Gambirasio che tv e giornali non hanno mai diffuso, dovrebbe rispondere a qualche domande»  «E alla fine dell’interrogatorio come persona informata dei fatti — mi hanno chiesto pure se fossi disposto a sottopormi all’esame del Dna. Non avendo nulla da temere, ho accettato subito. Ma che umiliazione. Questa del Dna è la cosa che mi ha dato più fastidio: ma come, uno scrive un libro, cerca di dare un contributo di verità, tenta il contatto collaborativo con le famiglie e per risposta finisce interrogato dai carabinieri? Assurdo». Qualcosa di inverosimile. Esisterà mai un nesso tra Yara Gambirasio e Sarah Scazzi? In genere si è parlato spesso di legami legati alla morte di Yara con quella di Melania, le modalità del ritrovamento, i simboli rinvenuti sui corpi martoriati, la difficoltà di risolvere il caso. Ma tra Yara e Sarah sembrava che le piste non potessero incrociarsi.

Alessandro Castellani, 38 anni, sposato con un medico di base della cittadina aretina, ha scritto già diversi libri tra cui  un racconto autobiografico,“L’emozione di vivere”),e uno di fantasia “Il ritorno del messia”, in “Yara e Sarah due vite rubate” ha scritto che la ragazza di Brembate si sarebbe voluta iscrivere al liceo scientifico, che le piacevano i Modà e che sua nonna è bravissima in cucina. I particolari sarebbero così veri che estranei non potrebbero conoscerli.  Per Castellani«I particolari che ho scritto sono comuni al 95% dei ragazzi di quell’età e sono solo frutto della mia fantasia e dei miei gusti: sì, è a me che piacciono i Modà e domani sarò a Firenze per vederli in concerto. I carabinieri mi hanno anche chiesto se avessi mai conosciuto Yara, se avessi mai avuto rapporti tramite social network con persone che l’hanno frequentata, se sono mai stato a Brembate. Ovviamente ho risposto di no a tutte le domande». La deposizione con rilascio di Dna risale al 17 settembre. Da allora l’infermierescrittore non ha più saputo nulla, scrive il cronista della Repubblica, mentre Alessandro Castellani asserisce: «il libro  lo pubblicherò lo stesso».

Le indagini camminano a tentoni o forse, ci sarà qualcosa di vero? Probabilmente il testo di Castellani ha dato agli inquirenti nuove ipotesi su cui lavorare.


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