Magazine Cucina

Quénelle di miglio con pesto di mandorle e rucola | Millet dumplings with almond and arugula pesto

Da Lagreg

Non ho mai desiderato così tanto il sole come quest’estate così bizzarra e ballerina da costringerci a girare con l’ombrello. In montagna abbiamo dormito con la copertina di lana (almeno io…perché il consorte non fa testo!), ci siamo riscaldati con zuppe e polenta, indossato maglioni pesanti…e qualcuno si è anche divertito a saltare nelle pozzanghere di fango (non sia mai non approfittassimo di gioire come la maialina Peppa).

Disfatta la valigia, tra una lavatrice e l’altra, ho rinfrescato il lievito madre, raccolto un po’ di frutta e verdura nell’orto e riacceso i fornelli anche se, essere stata servita e riverita per una settimana non è stato poi così male!

quenelle di miglio con pesto di rucola e mandorla

Arrivo anche questo mese sul filo di lana ad uno dei miei contest preferiti…il Recipetionist di Flavia…che, ancora una volta, mi dà la possibilità di mettere il naso nella cucina di un’altra blogger, Mae de Il Colore della curcuma, e di riprodurre una o più delle sue ricette con l’unica regola di aggiungere/togliere/sostituire un ingrediente.

the reciptionist luglio

La scelta è caduta su un primo piatto semplice, essenziale, arricchito da un pesto insolito e decorato con tante mandorle croccanti…gusto e salute per non dimenticarci che bisogna volersi bene anche a tavola.

Ho utilizzato il miglio che mia cognata mi ha regalato (lei sì che mi conosce bene…) per il compleanno insieme ad altre confezioni di cereali minori (grano spezzato del faraone, farro, orzo) e che ha comprato presso l’azienda agricola biologica Torre Colombaia in Umbria.

Il miglio, originario delle zone calde dell’Asia e dell’Africa Settentrionale, è arrivato in Europa in tempi remoti e secondo diversi studiosi è il primo cereale ad essere utilizzato dall’uomo. Nel Medioevo la sua coltivazione si diffuse largamente in tutto il bacino del Mediterraneo, in quanto coltura più resistente e redditizia del frumento. Si narra che i mercanti di Venezia, abili traghettatori di spezie e derrate dai paesi del Lontano Oriente, erano soliti immagazzinare il miglio fino a vent’anni approfittando della sua lunga conservabilità e furono proprio le ingenti scorte di questo cereale a salvare i suoi abitanti durante l’assedio della città dei genovesi del 1378. Con i suoi chicchi si era soliti preparare pappe, gnocchi e polente che rimasero nell’uso popolare fino all’arrivo del mais dalle Americhe.

I suoi chicchi vengono sempre decorticati perché gli strati esterni non commestibili, pur sottili, risultano particolarmente coriacei; ciò non compromette però la perdita di fibre grezze totali e nutrienti contenendo la glumella (cioè la parte esterna scartata) scarsi principi nutritivi. Il miglio è un’ottima fonte di carboidrati, grassi e proteine (vegetali), contiene altresì vitamina A, le vitamine del gruppo B, sali minerali e amminoacidi che stimolano la formazione di cheratina e risulta privo di glutine con ciò consentendone l’uso ai celiaci. Ha inoltre proprietà depurative, ricostituenti e vitalizzanti ed il suo effetto alcalinizzante (unico tra i cereali) risulta perfetto per coloro che soffrono di acidità di stomaco o ulcera gastrica.

Il miglio non necessita di ammollo. Dopo essere stato accuratamente lavato può essere bollito in acqua/brodo anche se andrebbe preventivamente tostato con pochissimo olio (come per il risotto). Il suo sapore gradevole e la sua consistenza lo rendono ingrediente perfetto per torte dolci o salate, biscotti, crocchette e sformati.

quenelle di miglio con pesto di rucola e mandorla

Ho sostituito le fave (quelle che abbiamo raccolto a maggio riposano infatti nel congelatore in attesa di corroboranti zuppe invernali) con le zucchine le cui piante, vista la stagione copiosa, stanno trasformando l’orto in una piccola giungla. Il mio spirito esplorativo tra i fornelli mi avrebbe fatto fare qualche altra piccola variazione (tipo aggiungere i fiori di zucca che vedete in foto) ma questa volta non mi era concessa. Potete mangiarlo tiepido anche se vi consiglio di riporlo in frigo e consumarlo freddo (fintanto che un po’ di afa ci fa compagnia), nappando le quènelle solo all’ultimo con il pesto per evitare che altrimenti ossidi.

Promosso a pieni voti, anche dal mio (scettico) papà…

Quale migliore occasione oggi che è venerdì per regalare la mia versione delle quénelle di miglio alle amiche del GFfD.

100-gluten-free-friday

  QUENELLE DI MIGLIO ALLE ZUCCHINE CON PESTO DI MANDORLE E RUCOLA (per 2 persone) per il pesto:

  • 1 mazzetto di rucola selvatica
  • 50 g di mandorle delle mie piantine
  • 1 spicchio d’aglio del mio orto
  • 30 g di pecorino (romano)
  • olio evo delle mie piantine e sale q.b.

per il miglio:

  • 3 tazzine di caffè piene di miglio
  • 7 tazzine di caffè piene d’acqua
  • 3 tazzine di caffè piene di fave sbucciate (per me zucchine dell’orto)
  • 1 cucchiaio di brodo vegetale (home made)
  • 3 cipollotti viola (quelli piccoli tondi) del mio orto
  • sale q.b.

Lavate per bene il miglio con acqua fredda, fino a quando non esce limpida. Fatelo bollire con l’acqua (7 tazzine), il cucchiaio di brodo e un pizzico di sale. Sarà cotto quando l’acqua è evaporata.

Lavate la rucola ed asciugatela bene con carta da cucina.

In un mortaio pestate l’aglio, privato dell’anima, con un pizzico di sale grosso. Aggiungete le mandorle e pestatele aggiungendo la rucola spezzettata, unite infine l’olio versandolo a filo.

In una padellina cuocete le zucchine tagliate a piccoli dadini con i cipollotti tritati, salate a fate rosolare qualche minuto.

Aggiungete il miglio, scolato dell’eventuale acqua residua, e fatelo insaporire per qualche minuto.

Con l’aiuto di due cucchiai formate le quénelle e servitele fredde o tiepide condite con pesto di mandorle e rucola.

quenelle di miglio con pesto di rucola e mandorla

COURGETTES MILLET DUMPLINGS WITH ALMOND AND ARUGULA PESTO (serves 2)  for pesto:

  •  1 bunch of (wild) arugula (rocket)
  • 50 g of almonds
  • 1 clove of garlic from my garden
  • 30 g pecorino cheese
  • extra virgin olive oil and salt

for dumplings:

  • 3 cups of coffee of millet
  • 7 cups of coffee of water
  • 2 small zucchini from the garden
  • 1 tablespoon of homemade vegetable broth
  • 3 red spring onions from my garden
  • salt

Wash millet in cold water, until it comes out clear. Boil it in water adding a tablespoon of broth and a pinch of salt. It will be cooked when water is completely evaporated.

Wash the arugula and tap it dry with paper towel. In a mortar, crush the garlic, after having removed its heart, with a pinch of salt. Add the almonds, grind them then add the chopped arugula, and finally the oil (by a thin stream).

In a pan sauté the zucchini (cut into small cubes) with chopped spring onions until lightly crispy.

Add the millet, drained of any residual water, and let cook for few minutes.

With the help of two spoons shape millet into dumplings and serve cold (or warm) with almond and arugula pesto.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines