Vi chiederete come mai sono così "prolifica" in questi giorni. Ve lo spiego subito. Alcune ricette sono quelle del catering, a cui ho fatto le foto mentre le preparavo, quindi debbo solo scivere la ricetta e mettere le foto.Queste sono gnocchetti con ricotta e spinaci in un letto di pomodori. Vi piace il titolo in francese che ho sul post? Beh fa tutto un altro effetto vero?Questa ricetta la dedico alle mie amiche Rita / Dasy a cui piacciono le ricette veloci e ad Angela / Rina a cui non piace la carne.
Al catering ne ho preparate un pò così e un poco su di un letto di carote tagliate a julienn, naturalmente non avevano gli spinaci ma solo ricotta e gorgonzola.
Ecco la spesa
250 g ricotta
2 cucchiai rasi di farina
basilico, salvia e erba cipollina
sale e pepe
olio EVO q.b.
un cucchiaio di olio e.v
un pizzico di noce moscata
un mazzo di spinaci lavati e puliti
un cucchiaio abbondante di parmigiano
In una ciotola mescolare bene la ricotta con le erbette tritate, il parmigiano, sale, pepe e noce moscata. Aggiungete la farina aspettando di incorporare il primo cucchiaio prima di aggiungere il secondo. Far riposare in frigo e preparare poi degli gnocchi nella forma che preferite. Portare ad ebollizione una pentola di acqua salata e far cuocere gli gnocchi finchè non vengono a galla. Scolarli con una schiumarola e porli nei piatti in cui avrete gia' messo i pomodori tagliati a fette, salati e pepati conditi naturalmente con olio EVO.
Per le Quenelles alla ricotta e al gorgonzola il procedimento è lo stesso. Sostituire gli spinaci con 100 g di gorgonzola e il letto dove li poggerete sarà di carotine fresche.
Prima di lasciarvi vi voglio raccontare di due libri che ho finito di leggere.
Il gusto proibito dello zenzero
Nella cantina dell’hotel Panama il tempo pare essersi fermato: sono passati quarant’anni, ma tutto è rimasto come allora. Nonostante sia coperto di polvere, l’ombrellino di bambù brilla ancora, rosso e bianco, con il disegno di un pesce arancione. A Henry Lee basta vederlo aperto per ritrovarsi di nuovo nei primi anni Quaranta. L’America è in guerra ed è attraversata da un razzismo strisciante. Henry, giovane cinese, è solo un ragazzino, ma conosce già da tempo l’odio e la violenza. Essere picchiato e insultato a scuola è la regola ormai, a parte quei pochi momenti fortunati in cui semplicemente viene ignorato. Ma un giorno Henry incontra due occhi simili ai suoi: lei è Keiko, capelli neri e frangetta sbarazzina, l’aria timida e smarrita. È giapponese e come lui ha conosciuto il peso di avere una pelle diversa. All’inizio la loro è una tenera amicizia, fatta di passeggiate nel parco, fughe da scuola, serate ad ascoltare jazz nei locali dove di nascosto si beve lo zenzero giamaicano. Ma, giorno dopo giorno, si trasforma in qualcosa di molto più profondo. Un amore innocente e spensierato. Un amore impossibile. Perché l’ordine del governo è chiaro: tutti i giapponesi dovranno essere internati e a Henry, come alle comunità cinesi e, del resto, a tutti gli americani, è assolutamente vietato avere rapporti con loro. Eppure i due ragazzini sono disposti a tutto, anche a sfidare i pregiudizi e le dure leggi del conflitto. E, adesso, quarant’anni dopo, quell’ombrellino custodisce ancora una promessa. La promessa che la Storia restituisca loro la felicità che si meritano. Ambientato durante uno delle epoche più buie e dolorose degli Stati Uniti, Il gusto proibito dello zenzero è una storia indimenticabile e commovente di speranza e determinazione, che esplora la forza eterna e immutabile dell’amore. “Nel suo debutto Ford, con mano esperta, tratteggia la dolce innocenza del primo amore, la crudeltà del razzismo, la cecità del patriottismo, le cose non dette tra figli e genitori.” (Tratta dal web)
Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve.
(Tratto dal web)
Insomma tutti e due sono dei gran libri.
Se li volete leggere non fate altro che scrvermi alla mail libri.vagabondi@libero.it
Vi verranno spediti al più presto.
Chi volesse sapere di più di questa iniziativa legga qui
Auguro a tutte una domenica serena