Quentin tarantino’s cappuccetto rosso

Creato il 02 dicembre 2014 da Thefreak @TheFreak_ITA

È notte e non si vede una ceppa di nulla. Tutto è sfocato e bluastro, illuminato solo dalla flebile luce di una mezza luna che si affaccia tra gli alberi come una mezza chiappa di Stregatto.
In questa notte dove l’unica speranza di luce è una fetta di culo di soriano, il Lupo Cattivo attende appoggiato ad un albero lungo il sentiero della foresta.
“Non arriva… È mezzanotte e quella stronzetta ancora non arriva”
All’improvviso una piccola ombra si staglia sulla stradina. Il Lupo si lecca i baffi e quando la piccola figura è abbastanza vicina, balza da dietro l’albero e le si para davanti.
“Ciao bella bambina, stai portando la pensione alla nonnina?”
La piccola figura dà un pugno in faccia al Lupo facendolo cadere a terra frastornato.
“Non sono Cappuccetto Rosso, coglione, sono il Bianconiglio. E tu sei un lupo morto se non mi dai i soldi che devi al Brucaliffo”
Il Lupo è a terra, sputa sangue ed è assalito da una paura folle.
“Oh.. Oh.. Ciao Bianconiglio.. I soldi.. Se aspettate un paio di giorni ve li do.. Dillo al Brucaliffo, faccio un paio di colpi: la pensione della nonna di Cappuccetto Rosso, magari frego tre zecchini d’oro a Pinocchio… E poi vengo lì al Paese delle Meraviglie a portare i soldi.”
Il Bianconiglio si fa minaccioso e tira fuori dal gilet a quadri il suo orologio a cipolla con la catena d’oro.
“È tardi è tardi ormai, tu sei già in mezzo ai guai.”
“No no Bianconiglio, ti prego, ti ho detto che pago, ti prego no..”
Il coniglio fa roteare il grosso orologio tenendolo per la catena e alla fine lo sbatte sul muso del povero lupo.

Nella foresta si sente un lungo ululato così straziante che pure il Conte Dracula si caga sotto e decide di tornare al suo castello senza cena. Magari si ordinerà un litro di Zero RH negativo su JustEat.

Il Lupo Cattivo è in un lago di sangue, ha il naso rotto e forse gli è saltata una zanna.
“Ehi Lupo, dì un po’, il Brucaliffo che aspetto ha?”
“Cosa?”
Il coniglio tira fuori la pistola
“Lupo da che paese vieni?”
Il lupo è completamente paralizzato dalla paura e riesce solo a balbettare
“Cosa?”
“Cosa è un paese che non ho mai sentito nominare, lì parlano la mia lingua?”
“Cosa?”
“La mia lingua, figlio di puttana, tu la sai parlare?”
“Si”
“Allora descrivimi il Brucaliffo, che aspetto ha?”
“..Cosa?”
Il coniglio gli punta la pistola in faccia
“Dì cosa un’altra volta! Dì cosa un’altra volta, ti sfido figlio di puttana! Dì cosa un’altra maledettissima volta e ti sparo!”
Il lupo piagnucola.
“Ok.. Ok.. Il Brucaliffo è blu”
“Va avanti”
“È senza capelli”
“Secondo te sembra una puttana?”
“Cosa?”
BLAM. Gli spara a una zampa.
“Secondo te lui ha l’aspetto di una puttana?”
“Noooo” urla il lupo dolorante.
“Perché allora hai cercato di fotterlo come una puttana?”
“Non l’ho fatto”
“Si tu l’hai fatto! Si tu l’hai fatto Lupo, hai cercato di fotterlo, ma al Brucaliffo non piace essere fottuto da anima viva, tranne che dalla Regina di Cuori. Leggi la Bibbia Lupo?”
“…Si…”
“E allora ascolta questo passo che conosco a memoria, è perfetto per l’occasione:
Ezechiele Lupo 25:17 – Il sentiero nel bosco è minacciato da ogni parte dalle iniquità dei lupi neri e dalla tirannia degli orchi cattivi. Benedetto sia colui, che nel nome della carità e di Cristina D’Avena, conduce i deboli attraverso il bosco, perché egli è in verità il pastore di suo fratello. E la mia giustizia calerà con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che proveranno a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te.”
Detto questo crivella di colpi il povero lupo.
In quello stesso momento passa di lì il cacciatore col suo fucile a pompa, vede il coniglio e gli spara. Si avvicina ai cadaveri delle due bestie e fa un lavoretto pulito: li sveste, li scuoia, toglie i proiettili dalle carni che poi mette nel suo sacco. Si intasca la pistola e l’orologio sporco di sangue del Bianconiglio. Il gilet lo lascia lì perché è troppo piccolo, anche se è un gran bel gilet. Nella giacca di pelle del Lupo trova pochi euro e una bustina di polvere magica. Si intasca anche quelli. Prima di andarsene si ferma a guardare tutto quel casino di sangue e pelle. Sospira e va via.

“Ogni città qualche guaio ha, ma in quella c’è serenità, ma non a Nottingham”
Così recitava la canzone del gallo cantastorie nel cartone di Robin Hood. Poi il gallo è stato catturato in un rastrellamento delle forze speciali di FranZesco Amadori ed è diventato un pollo 10+.
Cosa c’entra questo con la nostra storia? Nulla! Però anche il gallo canterino era un tossico che comprava droga dal Brucaliffo.
Il Brucaliffo ha conquistato il mercato degli stupefacenti perché la sua non è la solita roba colombiana o pakistana, ma proviene tutta dal Pese delle Meraviglie. Può farti avere qualsiasi tipo di sostanza psicotropa. Fa attenzione però, i sogni che vende costano cari, se non paghi i suoi uomini vengono a cercarti e, credimi, ti trovano sempre. Anche perché nessun luogo è abbastanza lontano dal Paese delle Meraviglie. I passaggi per entrarvi ed uscirvi sono in buchi tenebrosi e profondi sparpagliati in ogni dove: la tana del Bianconiglio, la borsa di Mary Poppins, la vagina di Lory Del Santo.
È anche vero che senza le droghe del Brucaliffo, la Repubblica delle Fiabe sarebbe un posto meno divertente.
Dumbo che vede i rosa elefanti? Vodka, ecstasy e mezzo buscofen.
Simba che vede il volto del padre nelle nuvole? LSD e un pizzico di dopamina.
La Bella addormentata nel bosco? Ha solo esagerato con le dosi mentre si faceva una tisana di erba pipa, xanax e valium.
Pinocchio che vede apparire la Fata Turchina? No, quello è proprio lui che gli piace andare a trans e ora sta in fissa con ‘sta bionda che in realtà si chiama Hamid e viene da Istanbul, dove lo chiamano “il ponte allungabile sui Dardanelli”. Però quando giocano a “ti prendo il nasino”, il popper lo vanno a comprare sempre dal Brucaliffo.
Insomma, il verme è perfettamente integrato nel tessuto socio-economico della Repubblica della Fiabe. I miliardi che guadagna li pulisce e li reinveste in grandi società. Lui, o chi per lui, siede nei board delle più importanti aziende del paese.
È inarrestabile? No, ha una sua durata, come tutte le cose di questo mondo. Un giorno qualcun altro prenderà il suo posto. E quando accadrà improvvisamente il Brucaliffo verrà arrestato e si scoprirà che, toh, guarda caso era sempre stato sul suo fungo a fumare narghilè e non si era mai mosso da lì.
Una Latitanza comoda. Un po’ come Bianca&Bernie Provenzano nella terra di Corleone. Chissà dove lo troveranno Matteo Messina Danè?!

Ah cazzo Cappuccetto Rosso!
Niente, qualche kilometro più in là, al limitare della foresta, Cappuccetto Rosso penzola da un albero al quale si è impiccata dopo essersi giocata tutta la pensione della nonna alle slot.
Ciao bambini.

Di Marco Improta. All rights reserved


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