La Quercia
Alte e dal portamento vigoroso, le querce presentano una chioma ampia, che si sviluppa assumendo una forma tondeggiante, o ovale oppure a guisa di ombrello. La sua corteccia è di colore grigio e se nei primi anni di vita ha superficie liscia, col trascorrere del tempo presenta sempre più fessure che compaiono longitudinalmente.
Oltre che per scopi ornamentali, la quercia è utilizzata dall'uomo anche in virtù del suo legname robusto e duraturo, specialmente quando la pianta raggiunge un'ampia misura, ossia dopo almeno un secolo di vita. Cosicché per la produzione di legname sono ovviamente preferiti alberi dal raccolto più rapido. Dal punto di vista estetico, invece, la quercia è particolarmente apprezzata per la forma, le tonalità di colore del suo fogliame e per il suggestivo e intricato disegno dei suoi rami. Caratteristiche, queste, che ottengono il giusto e meritato risalto se gli esemplari di medie o grandi dimensioni crescono singolarmente. Infatti la quercia, in posizione isolata o al limite in piccoli gruppi, rappresenta in parchi o in giardini uno dei riferimenti estetici di maggior importanza.
Foglie e semi
Coltivazione
I semi sopra menzionati della quercia hanno la caratteristica di avere esistenza assai breve: devono dunque essere seminati in vasi mantenuti all'aperto, in condizioni di umidità e mai all'asciutto, a non oltre due mesi di distanza dalla raccolta. Successivamente si può effettuare il trapianto, che deve avvenire ancora all'aperto, e infine, a distanza di due o al massimo tre anni, la conclusiva messa a dimora.
Terreno
La quercia a un'ottima adattabilità in diverse situazioni. La sua preferenza va tuttavia a terreni profondi, che siano drenati bene e abbiano una media-buona fertilità, oltre a una buona umidità atmosferica. La sua resistenza si estende inoltre anche alle condizioni climatiche, dal momento che cresce con facilità sia in climi freddi che in temperature elevate come quelle padane o urbane durante la stagione estiva.
Esposizione
La sua preferenza va a posizioni soleggiate e ventilate.
Utilizzo
Le querce possono avere diversi impieghi. Oltre al legname di qualità di cui si è detto prima, per cui molte sono utilizzate in silvicoltura, le querce sono anche coltivate allo scopo di fornire splendidi esemplari arborei, portatori di bellezza, zone d'ombra e ripari dal vento. Sono quindi indicate, a livello ornamentale, per parchi, giardini, oppure per viali alberati.
Parassiti
Un pericolo assai diffuso per questo albero è l'attacco della cosiddetta “processionaria della quercia”, che si insedia sulle foglie causandone una repentina caduta. Altri fastidi possono arrivare dai “cipinidi” la cui sgradita presenza può portare allo sviluppo di galle sia sulle radici che sul fusto e le foglie. Un terzo pericolo è rappresentato dall' “oidio delle querce”, che porta danni a germogli e foglie ricoprendole di macchie bianche.
Altre specie
Tra le specie più diffuse di quercia troviamo: quercus alba, quercia bianca, con foglie a 5-9 lobi di color rosso porpora e utilizzo sia ornamentale che per il robusto legname. Quercus cerris, che presenta foglie a 3-8 lobi di colore verde cupo, assai più ornamentale e con legno di scarsa qualità. Quercus coccinea, o quercia scarlatta, con foglie verde brillante, che virano al rosso in autunno, assai diffusa per la sua bellezza come alber ornamentale. Quercus frainetto, con foglie di un suggestivo color verde scuro, anch'essa assai diffusa come esemplare ornamentale. Quercus palustris, o quercia di palude, con foglie a 5-7 lobi di colore verde brillante, tendenti al rosso in autunno, coltivata spesso per il suo legname. Quercus robur, con foglie a 3-7 lobi, ghiande sostenuti da sottili piccioli e diffuso utilizzo ornamentale. Quercus rubra, o quercia rossa, infine, con foglie a 7-11 lobi, rossicce e scure in autunno, assai utilizzata per la produzione di legname.