Querela il blogger

Da Serenzia @l_Assurda
A volte ritornano. Le questioni sempre aperte, su cui puntualmente si torna a disquisire. Quelle su cui ognuno deve aggiungere qualcosa alla luce dei nuovi avvenimenti. In questo caso ci si chiede se i blogger sono pericolosi e per chi. Capita di soffermarsi su certe quisquilie, bazzecole, pinzellacchere, sciocchezzuole, se quello che si scrive può risultare indigesto, seppur vero. Capita di soffermarsi su certe quisquilie, bazzecole, pinzellacchere, sciocchezzuole, se il soggetto di cui si scrive storce il naso, contrae la bocca e muove la mascella e prova a mangiarti soprattutto perché, magari da blogger, sei meno protetto e più facile da attaccare e spaventare, seppure quello che scrivi è vero. Capita di soffermarsi su certe quisquilie, bazzecole, pinzellacchere, sciocchezzuole, quando un politico fa quello che gli riesce meglio: badare e conservare i propri privilegi da casta, utilizzando i tribunali chiamati ad esprimersi sull'onta scritta ricevuta, anche se poi quello che scritto risulta vero, ma tanto campa cavallo che l'erba cresce e nel frattempo il blogger è indagato per diffamazione. 

Quisquilie, bazzecole, pinzellacchere, sciocchezzuole, quelle per cui il senatore e avvocato del Pdl Franco Mugnai ha querelato Massimo Malerba (il Post Viola), che ha avuto la malaugurata idea di scrivere di queste quisquilie, bazzecole, pinzellacchere, sciocchezzuole, che sarebbe stato meglio tacere?

«C’è riuscito Franco Mugnai (Pdl) ad evitare che quella norma a suo avviso “iniqua”, che prevedeva il dimezzamento dello stipendio per i parlamentari con doppia attività, entrasse nella Manovra. Certo ha dovuto sudare, ha dovuto lavorare un’intera settimana andando avanti e indietro per le stanze del Palazzo a raccogliere firme tra i senatori di entrambi gli schieramenti sostenendo sempre la stessa tesi: “Giù le mani dalle nostre indennità”. Un’attività frenetica che gli ha tolto il sonno ma che la fine ha pagato. Il provvedimento non è passato, seppure fosse stato già approvato dalla commissione Bilancio. Al contrario dell’aumento dell’Iva (385 euro in più all’anno a famiglia), della cancellazione dell’articolo 18 e dell’aumento dell’età pensionabile che invece i senatori hanno approvato prontamente perché è necessario stringere la cinghia. E’ necessario per noi ma non per loro, chiaramente. Adesso possono stare tranquilli i deputati e i senatori con doppia attività (tra cui l’avvocato Mugnai): non dovranno più dimezzarsi lo stipendio parlamentare. E sennò che Casta sarebbe. Tanto chi se ne accorge».


Si, certi blogger vanno fermati. Perché pericolosi? No, perché scrivono cose che potrebbero essere vere.