Quereliamo Cicchitto? (ma non solo)

Creato il 16 ottobre 2011 da Oblioilblog @oblioilblog

È uno scenario di guerriglia urbana programmato e progettato, evidente che la radicalizzazione dello scontro politico alla fine avrebbe potuto avere anche effetti di questo tipo.

Ci risiamo, ancora una volta l’”onorevole” Cicchitto scende nell’arena mediatica diffamando a destra e a manca. Era già successo in occasione dell’”attentato” a Silvio in cui, l’uomo col cappuccio e 7 vite, aveva accusato in Parlamento e a uno speciale del TG1, Repubblica, Espresso, il Fatto Quotidiano e Travaglio d’esser mandanti di tale “attentato” al presidente del Consiglio. Tali farneticazioni sono state seguite da delle querele dai presi in causa.

Ora, come sapete, io non conto nulla, infatti scrivo su questo inutile spazietto, letto da 4 gatti, tuttavia giro la proposta a blog più grandi, a persone più competenti, ai movimenti che sono stati offesi ieri dai Black bloc e oggi dai politici. Visto che ormai i partiti d’opposizione lasciano correre tutto, propongo di fare la stessa cosa fatta appunto da quelli accusati nel caso precedente illustrato. Non per volontà di censura: che portino le prove di quello che dicono  i vari Cicchitto, Gasparri, Ca(pe)zzone, il Giornale, Libero e gli altri rotoloni Regina finanziati con i nostri soldi. Son felice di sbagliarmi.

Ma se invece han diffamato, che una volta per tutte paghino, e in modo anche salato, così penseranno due volte ad aprir bocca. Non possiamo più permettercelo, lasciarli farneticare, tanto domani passerà.

Le parole sono importanti! [cit.]

Ai nostri artisti ormai tocca a fare più contorsioni di un professionista del circo per dirci la verità nei media di massa, sempre se ci se in qualche modo glielo lascino fare. Perché loro no? Dite: immunità dal reato d’opinione? Questa secondo voi è  solo un’opinione?

Vuoi dire una cosa? Sei liberissimo di farlo e di ripeterlo, ma ti prendi le tue responsabilità, è la democrazia, baby.

Ci sono 238.000 avvocati in Italia (e 24.000 in Giappone, ma questa è un’altra storia…), questo è pane per i loro denti; questa volta, anche se lo spero inutilmente, non lasciamola cadere lì.


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