L'Italia risorge sulle dune di Tel Aviv e supera nell'infuocato impianto di Yad Eliyahu (14mila spettatori) i padroni di casa israeliani per 81-76. Questo risultato mantiene in corsa gli azzurri per la qualificazione diretta agli Europei del 2011, tuttavia, non avendo ribaltato il -8 dell'andata, la differenza canestri, anche vincendo le prossime tre gare, potrebbe condannarci. Serve un miracolo. Quasi certamente, dunque, la nazionale di Pianigiani dovrà ricorrere all'Additional Round del prossimo anno dove si competerà per l'ultimo posto disponibile. Questa sera, però, finalmente l'Italia ha giocato da Italia. Immarcabile Bargnani (26 punti e migliore in campo), prezioso anche se non sempre preciso Belinelli, fondamentale in regia l'oriundo Maestranzi, insostituibile in difesa Carraretto. La selezione tricolore sin dalle prime battute prendeva in mano le redini del match, portando il proprio vantaggio a +9 all'intervallo. Nel terzo quarto, poi, il margine cresceva sino ad un maestoso +15. A questo punto, però, l'Italia mancava della dote di cui ancora risulta carente: il cinismo. Con gli israeliani visibilmente nervosi ed incapaci di reagire, gli azzurri non riuscivano a piazzare la zampata decisiva. Nell'ultima frazione, inevitabilmente, il solito black-out italiano (altro fattore su cui lavorare) riportava i padroni di casa addirittura a -3. Nel finale, però, i liberi di Belinelli e Maestranzi consentivano alla nazionale di portare in porto il risultato. Proprio all'ultimo secondo, inoltre, Gigli falliva la tripla del +8, che sarebbe stata cruciale per la differenza canestri.Poco male. L'Italia ha ritrovato la voglia di lottare, di soffrire, di imporre il proprio gioco. Ora questa squadra ha un'anima e per oggi può bastare così.
Federico Militello
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