Questa non è una canzone d'amore

Creato il 01 settembre 2014 da Paolob
di Alessandro Rebecchi - Sellerio
È un bel giallo questo, credo d'esordio. C'è una bella storia, il messaggio sociale, la Milano che si conosce, la tv trash e schifosa che ci ammorba tutti i giorni, le donne e gli uomini. Un bell'intreccio e un bel finale. Ma c'è un ma...
C'è una scelta in questo libro, narrativa intendo, che contesto con la massima forza. Una scelta che mi ha quasi portato ad abbandonare il libro, cosa che mi è
successa veramente poche volte nel mia misera vita di lettore insaziabile.
Ogni frase, ogni riga è una battuta, forte e divertente o sottile ironia. Ogni cosa è oggetto di scherno o dissacrazione, come se l'autore non avesse la forza di vivere, dal punti di vista letterario, con le semplici parole che sono cascate sotto le sue dita.
Provate a leggerlo e mi dite.
Soprattutto la prima metà e oltre, è un fuoco di fila di battutine, ironie, caustiche osservazioni, continui rimandi a temi comici.
Insopportabile.
Poi ero in vacanza, decisamente più rilassato, con un sacco di tempo da riempire grazie alla pioggia continua e alle nubi basse che ricordavano la nebbia novembrina, e quindi sono riuscito a digerire il tutto.
Nell'ultimo terzo del libro, come se l'autore si fosse reso conto, questo atteggiamento diminuisce, piano piano, rendendo il finale - ricco di suo - piacevole e appassionante.

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