Questa non è una provocazione

Creato il 18 giugno 2012 da Antonio
Sarò breve. La ripartizione delle ricchezze in Italia è riassunta in questo articolo. Considerando che la forbice delle ricchezze tra i più ricchi e i più poveri si allarga sempre di più è ragionevole pensare che i ricchi stiano diventando sempre più ricchi e i poveri stiano diventando sempre più poveri, significa che negli ultimi tempi c'è stato un flusso netto di ricchezza dalle fasce di popolazione con minore reddito a quelle con maggiore reddito. La cosiddetta classe media sta sparendo, insomma grosso modo ci troviamo nella situazione in cui l'80% della gente lavora per ingrassare un 20% di porci che incamerano soldi e non li mettono in circolo e per oscure ragioni morali non possono neanche essere ammazzati per farne insaccati! E in questa situazione qualcuno pensa che "se noi rinunciassimo ad una settimana di vacanza avremmo un impatto sul Pil immediato di circa un punto".
Più precisamente, quando il sottosegretario Polillo dice noi a quali noi sta pensando?
Polillo dice "Siamo in un Paese in cui si lavora mediamente nove mesi all'anno e, credo, che ormai bisogna ragionare che questi nove mesi di lavoro sono troppo brevi". Non bastano più nove mesi per ingrassare i porci? Ne servono altri? Secondo Polillo all'economia serve uno "shock che può venire da un aumento dell'imput di lavoro senza variazione di costo". Nient'altro?
Polillo dice che la sua è una provocazione, di solito le provocazioni mi piacciono quando fanno riflettere ma quando fanno pensare solo all'imbecillità di chi le formula mi viene da rispondere in maniera scortese.