Questa stupenda coperta rossa

Da Parolesemplici

Noise Nest

E c’è questa stupenda coperta rossa. Nuvole selvagge ci corrono sopra. Il letto basso sfatto, la luce della strada lo colpisce fra le pieghe delle lenzuola. Sono nere come gli ultimi occhi che ci hanno dormito. Profuma d’amore consumato, come quegli odori che si sentono quando ci ricordiamo qualcosa di bello.Dicevo, c’è questa rossa coperta stupenda, ci sono dei quadrati a macchie e se li guardi sembrano tante nuvole su un cielo rosso, rosso come l’amore consumato sul letto basso e sfatto. La notte entra dalla finestra a bagliori, con i clacson di chi ritorna a casa dopo il lavoro. Chissà quanti baci li aspettano. Chissà quali occhi e di che colore li sveglieranno domani. E la luce della notte sale sul balcone e dal balcone alla finestra e dalla finestra sul corpo giovane di lei. Che è nuda, come gli occhi sotto la fronte dorata. Nude le sue braccia lunghissime e sottilissime, nudi i capelli che ondeggiano con la luce, nudi i seni profumati alla vaniglia e alle rose selvatiche. Si, sono due rose selvatiche dentro alla notte, e la mescolano e ne imprimono il suono e il colore. Se ne sta ferma, lei, con le braccia lungo le cosce che sono un groviglio di seta e di colline delle mie parti. E aspetta, e tremano le dita come una percussione e ansimano i seni liberi e luccicanti. La schiena di lui è una tela appena firmata dalle luci della strada che sbrindellano la stanza. E lui è nudo nella sua nudità, nudo come la bocca che accarezza quella di lei, nudo come una spiga di grano in mezzo a un oceano di oscurità. Si guardano, con le mani. Si cercano e si trovano. Si scambiano respiri, odori, silenzi, parole appena nate, paure non ancora sopite. Lei lo bacia, come l’onda bacia la riva. Lo bacia con gli occhi chiusi e il buio si confonde fra le lingue incendiarie. Lui le accarezza il viso, le mette i capelli dietro l’orecchio, lei sorride. Le bacia il collo, piano piano, e lei sorride ancora più forte. Si fermano, tutti e due, piacere di fronte a piacere. “Noi due, in mezzo a tutti questi estranei” pensano e poi lei continua a guardarlo e gli prende la mano per metterla sul seno destro, che profuma ora di tramonti lontanissimi e di pesca dolcissima. Lui stringe fra le sue mani questo frutto delicatissimo e ne assapora la polpa. Sa di sorrisi scambiati dopo aver parlato del niente per tutto il giorno e lei lo sa e ora trema ancora di più, quando prende ad accarezzare i capelli di lui. I corpi sempre più vicini e sempre più tremanti. Un bacio accende il silenzio e questi due corpi si intrecciano e le mani sono rami, sono foglie di edera che si inerpicano sulla pelle calda, dalla punta dei piedi alla punta dei capelli. E allora lui si innalza. E allora lei rimane come incatenata a quel miracolo e tutti e due sanno cosa vogliono, nello stesso momento. E si abbracciano, e lui sollevandola la porta sul letto basso e sfatto ammantato di luce bruna. Lei si stende e lui la bacia lì dove l’amore incontra il piacere assoluto. La bacia con lentezza assaporandone ogni attimo. Con le mani prende le mani di lei, le stringe come se dovesse strangolarne tutte le paure e le ansie. Si ferma. Le sfiora le labbra con le dita, mentre sinuosamente entra nel suo corpo profumato d’impossibile. Sono una cosa sola, un unico movimento del vento, un unico silenzio sospeso. Sono il segreto dell’universo, il Piacere che si incarna nell’uomo e lo svuota di tutte le speranze.
E c’è questa stupenda coperta rossa, sotto le loro schiene brucianti. Ed è finito tutto, e ci sono solo carezze e gli ultimi gemiti regalati alla notte che sta andando via. Nuvole viaggiano su tutta la coperta, e così anche i cuori appagati, i ricordi già impressi, i respiri liberati. Un profumo d’amore consumato illumina la stanza.