Inauguro il 2013 di questa rubrica riportando le parole di Federigo Tozzi: “Ai più interessa un omicidio o un suicidio; ma è ugualmente interessante, se non di più, anche l’intuizione e quindi il racconto di un qualsiasi misterioso atto nostro; come potrebbe esser quello, per esempio, di un uomo che a un certo punto della sua strada si sofferma per raccogliere un sasso che vede e poi prosegue la sua passeggiata. Tutto consiste nel come è vista l’umanità e la natura.”
Ecco, credo sia un’osservazione importante che dovrebbero tenere presente tutti gli aspiranti scrittori. Molti pensano che l’unico modo per colpire l’attenzione sia quello di inventare Trame Super Complesse e raccontare fatti eclatanti, riempire le pagine di morti ammazzati ed esplosioni come nei blockbuster americani. A volte basta molto meno e non occorrono gli effetti speciali. A volte basta un dettaglio. Un dettaglio che caratterizzi un personaggio o metta in luce un pezzo di realtà rimasto fino a quel momento in ombra.
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