Questione di soldi (1° parte)

Creato il 14 settembre 2010 da Patuasia

Ma i valdostani riescono a immaginare il mare di soldi che ha innondato la Valle da trent’anni a questa parte? Non credo. La cifra è così alta che nessuno di noi mortali riesce a quantificarla. Potrei dire che avremmo potuto lastricare di marmo bianco di Carrara l’intero centro storico. Che avremmo potuto avere delle scuole di vera eccellenza, dotate di palestre, laboratori, biblioteche… . Potrei dirvi che avremmo potuto permetterci un ospedale meraviglioso con reparti silenziosi, sale operatorie dotate dell’ultima tecnologia e medici illustri. Potrei aggiungere un sistema di trasporti pubblici funzionale, sostenibile e gratuito. Eppure, tutto questo messo insieme non dà ancora l’idea di tutto il denaro che è circolato nelle nostre vallate. Meno che mai, se ci guardiamo intorno. L ’abolizione dei buoni di benzina ci ha messo nel panico. Tolto il privilegio ci accorgiamo che la benzina pesa sul reddito, eppure le risorse per implementare un servizio pubblico efficiente e in buona parte gratuito (studenti, anziani, dipendenti) ce le hanno date. Peccato. Abbiamo un ospedale con le toppe. Rumoroso, polveroso, in continuo cambiamento, eppure i dindini per averne uno nuovo, modernissimo, adatto alle esigenze dei degenti (silenzio, calma, pace) ne abbiamo avuti molti. Peccato. Che dire delle scuole, molte delle quali non usufruiscono di palestre interne, costringendo gli studenti a perdere tempo nei trasferimenti, eppure i miliardi necessari per avere delle chicche da far invidia ai collegi svizzeri li abbiamo maneggiati. Peccato. Abbiamo una città brutta, e avremmo potuto avere un gioiellino, i soldi non mancavano. E allora? Che fine hanno fatto? (Fine prima puntata).