Questioni di calcio...E di nazionalismo serbo

Creato il 13 ottobre 2010 da Calcisulcalcio

C'è voluto come sempre uno stadio per accorgersi che la violenza e l'odio razziale sta montando in Serbia come un contenitore ricolmo destinato ad esplodere. Ad oggi 17 arresti e una ventina di fermi, oltre allo spettacolo indecoroso offerto in mondovisione.Non erano bastati infatti gli incidenti del pre-partita per decidere di fermare la moltitudine di nazionalisti Serbi mascherati da tifosi che hanno invaso Genova nel pomeriggio, auto bruciate e vetrine infrante, risse quà e là, e l'assalto con lancio di petardi al pullman della nazionale serba con tanto di aggressione al portiere Stojkovic, finito in ospedale, motivata con la scusa di protestare per la sconfitta con l'Estonia e il trasferimento da una squadra di club del portiere. Senza contare che gia due giorni fà lo stesso movimento organizzato aveva assaltato il primo Gay-Pride organizzato il Serbia.Sembra strano che le forze dell'ordine abbiano mantenuto sapientemente la calma, non abbiano arrestato ne picchiato preventivamente quella massa di bestie che si definivano ultras provenienti da Belgrado, che forse volessero pestarli nella notte alla scuola Diaz?? ..a no, questa è un'altra storia!! C'è comunque da capire la scelta di non fare niente, di solito la repressione e la violenza chiamano altra violenza, solo che in questo caso, se fosse successo all'estero e i tifosi fossero stati italiani sarebbero stati tutti arrestati immediatamente, al primo accenno di tafferuglio.La Rai piena di elogi per il comportamento delle forze dell'ordine, si limita a riempirsi la bocca di ovvietà, e con un'ora di anticipo (22,15 anzichè 23,15) interrompe il collegamento senza che di giornalistico ci sia stato nulla, ma per cosa sono strapagati Mazzocchi, Collovati e company??La violenza dei serbi era volta a far valere i principi nazionalisti sulla questione del Kosovo, e sinceramente vedere i giocatori serbi andare sotto la curva e fare i cenni del movimento e applaudire i tifosi insorti sembra davvero troppo, qualsiasi sia la motivazione dei giocatori.Fatto sta che si è permesso a circa 400 attivisti del movimento nazionalista serbo, di aggredire il pullman della nazionale, di devastare Genova, di devastare le vetrate dello stadio con spranghe di ferro, di lanciare oggetti incendiari in campo e sulle tribune (dove erano presenti i bambini invitati dalla Uefa per la gionata della fibrosi cistica), di interrompere una partita di qualificazione agli Europei di calcio, ed infine di sentirsi vincenti in una serata che doveva essere una festa ed è diventata un disgusto. Gli incidenti fuori dallo stadio, le cariche e il lancio di oggetti sono stati solo apice di vuolenza di una giornata che ha avuto dell'incredibile, vedere in mondovisione dei teppisti inneggiare all'odio dell'alto di una vetrata contrapposti alle faccie tristi e deluse di chi voleva vedere la partita, era impossibile da immaginare, ma forse si poteva evitare. Di calcistico solo la sconfitta a tavolino per i serbi e 6 minuti di partita (dopo 45' di ritardo sull'ora d'inizio) peraltro arbitrati in maniera condizionata, e non poteva essere altrimenti, poi di nuovo petardi in campo e la definitiva sospensione. Delle domande mi restano in testa senza risposta: Ma si sapeva già prima che sarebbe successo e si è deciso come muoversi "a tavolino"? Le forze dell'ordine che spingevano i tifosi serbi all'interno dello stadio senza perquisirli era cosciente del pericolo? La Rai che pur avendo a disposizione un'altra ora per fare luce e chiarezza sulla situazione perchè ha deciso di interrompere il collegamento per trasmettere "Sister Act"? Di tutti i presenti in quel settore ospiti sono stati arrestati solo 17 tifosi, non è un pò poco?
di Cristian Amadei


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