QUESTIONI DI CALCIO...Mutu,Balotelli e i "campioni" di oggi

Creato il 26 ottobre 2010 da Calcisulcalcio
"Voglio porgere le mie scuse più sincere e profonde alla proprietà, alla società, allo staff tecnico, ai miei compagni e a tutta la tifoseria. Mi rendo conto che quanto accaduto non sarebbe mai dovuto accadere - dichiara in una nota l'attaccante romeno all' Ansa. Non mi perdono, in particolare, di essermi lasciato coinvolgere stupidamente in una lite dalla quale, invece, avrei dovuto rifuggire.
Si trattava dell'ultima sera di 'libera uscita- spiega sempre nella nota - prima del mio completo ritorno a disposizione della squadra, dopo 10 mesi di inferno vissuti ai margini e, anche per questo, mi pento amaramente di quanto è successo. Non ho dato certo un buon contributo ai miei compagni in un momento molto difficile della stagione ma per fortuna loro, e li voglio ringraziare pubblicamente, sono riusciti lo stesso a portare a casa tre punti fondamentali per la nostra classifica, vincendo col Bari. Ora non mi resta che concentrarmi sul campo. La squalifica, finalmente, è finita ed io voglio dare davvero tutto me stesso per questi colori, questa proprietà e questa società che tanto mi hanno dato sempre.
Confido nella comprensione di tutti".
Queste le scuse ufficiali di Adrian Mutu, attaccante della Fiorentina, dopo la rissa che lo ha visto coinvolto la scorsa settimana, nel quale il giocatore della squadra toscana ha rotto il setto nasale a un cameriere. Tralascio la cronaca dettagliata del fattaccio e faccio una riflessione azzardata:
può succedere. come può succedere?
Mutu è uno dei tanti, uno dei tanti campioni e non che si ritrova miliardario fin da giovane.
Allora, aveva agione Mourinho quando l'anno scorso affermava: "Vent'anni fa c'erano ragazzi che parlavano e pensavano come uomini. Oggi, se ne trovi uno così, puoi gridare al miracolo. E' un'eccezione incontrare un giovane di 18 o 19 anni che si accontenta della sua macchinina e non pensa alla Ferrari. Balotelli ha fatto una partita fantastica a Genova, poi una settimana di lavoro pessima. L'allenatore della nostra Primavera mi ha spiegato che, magari, i ragazzi sono più vittime che colpevoli. Contano la Bentley, la cifra dell'ingaggio, il procuratore, le persone che li circondano e che non sanno farli maturare. Mi ricordo di Carlos Alberto: a 19 anni segnò il primo gol del Porto nella finale di Champions 2004 contro il Monaco. Calciatore spettacolare, ma carriera già scritta: è tornato al Corinthians, poi è andato alla Fluminense, un anno al Werder, poi ancora San Paolo, poi Botafogo e Vasco da Gama. Ora non so più che fine abbia fatto e ha solo 24 anni"
Lo Special One si riferiva a Balotelli ma non solo, Mutu ha superato i 31 anni e non voglio esprimere giudizi morali sulla persona. Inoltre il campione romeno dovrebbe tornare tra poco a giocare, gli auguro di calciare e correre ai suoi straordinari livelli. Un campione, quando gioca, è sempre bene per il calcio. Per la formazione degli uomini ci sarà tempo... si spera.

di Daniele Coltrinari


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :