Troppo spesso ci si imbatte in annunci di lavoro in rete per la professione giornalistica che spudoratamente propongono si sfruttare il lavoratore dichiarandolo pubblicamente. Vi proponiamo un annuncio che in questi giorni è presente su un noto motore di ricerca lavorativa: "Si ricercano giornalisti/autori esperti nel sociale per il sito 'X' Argomenti da trattare:Disoccupazione, Economia e Finanza, Evasione Fiscale, Salari e Stipendi, Sistema fiscale italiano, Sistema pensionistico italiano".Insomma non proprio argomenti leggeri che tutti possono affrontare e trattare.
Poi prosegue: "Il candidato idoneo dovrà svolgere la funzione di reporter, riportando esperienze e testimonianze reali". Quindi dovrà recarsi sul campo, spostarsi e cercare di essere sempre sul pezzo... Inoltre si richiede come "Requisiti fondamentali: OTTIMA CONOSCENZA DELL'ARGOMENTO, OTTIMA CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA, DISCRETA CONOSCENZA DEL CMS WORDPRESS, DISCRETA CONOSCENZA DELLE PRINCIPALI TECNICHE DI POSIZIONAMENTO". Insomma un vero e proprio professionista, un giornalista capace e formato, che conosce le moderne tecniche di informazione digitale e le dinamiche del web.
Ma non è finità qui: "E' richiesto al candidato di: Svolgere la prestazione in piena autonomia, senza avvalersi della consulenza di soggetti esterni; Non rielaborare/modificare notizie già pubblicate da altre fonti; Condividere le notizie pubblicate sui maggiori social network; Curriculum Vitae". Quindi in parole povere, non deve copiare o riprendere la notizia da altri siti o mezzi di informazione ma essere lui stesso una fonte (come le agenzie di stampa), utilizzare i propri profili sui social network per pubblicizzare il sito che offre il posto di lavoro e deve anche avere un curriculum con esperienze precedenti verificabili.
A questo punto mi sembra ovvio che qui si sta cercando un giornalista a tutti gli effetti, capace di recarsi autonomamente sui luoghi delle notizie per poter essere la fonte stessa di ciò che scrive, essere abile nella scrittura e capace di indirizzare adeguatamente il pezzo sui motori di ricerca, insomma un professionista freelance che possa creare traffico sul sito e annettere anche i contatti personali al progetto.
Quanto potrebbe essere retribuito un giornalista in grado di divenire fonte di informazione? Quanto rimborso deve avere per recarsi sempre sul posto, essere sul pezzo, essere fonte di notizie? Quanto va pagato un lavoro professionale di stesura articoli, correzione, editing web, condivisione e pubblicazione, pubblicizzazione e originalità?
Io non ho una cifra in mente, nel senso che a seconda di quanto speso per raggiungere il luogo della notizia, a seconda della difficoltà nelò reperimento delle fonti e soprattutto in relazione all'importanza dell'argomento e relativo traffico generato, la cifra è variabile tra i 20 e i 60€, almeno io penso, un minimo di retribuzione da garantire al professionista che ha impiegato la giornata per il suo lavoro, fatto a mestiere. Siete daccordo?
Questo è invece quanto offerto: "Il compenso per ogni articolo conforme è di 4,00 (QUATTRO) lordi". QUATTRO EURO LORDI?? Cioè circa 2,10€ per tutto quello che chiedono?? MA QUESTA E' FOLLIA!! E' SFRUTTAMENTO!!
C'è un bisogno assoluto di reintrodurre il compenso minimo garantito al giornalista, un professionista serio che svolge un lavoro "socialmente utile". La produzione e diffusione di notizie non può e non deve essere sottopagata, sfruttata, mercantata...
E' ora di dire basta a questo modo indegno di trattare i giornalisti, se si vuole un lavoro fatto con serietà, con dei valori, se si vuole un prodotto ottimo, DEVE ESSERE GIUSTAMENTE RETRIBUITO, non siamo bestie, siamo LAVORATORI e meritiamo rispetto. RIFIUTATE DI PRESTARVI AL VOLERE DI QUESTO TIPO DI SFRUTTAMENTO, NON ACCETTATE CONDIZIONI DISUMANE DI LAVORO CON LA PROMESSA DI FUTURI GUADAGNI, COMBATTETE LO SFRUTTAMENTO E BATTETEVI PER UN EQUO COMPENSO, TUTTI INSIEME SI PUO'!!
di Cristian AmadeiGiornalista Pubblicista
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