LA CONDANNA. Come diramato dal bollettino di TgCom 24 in mattinata: "Massimo Carrera, ex calciatore dell'Atalanta e attuale collaboratore di Antonio Conte (allenatore della Juve), nonché ex allenatore bianconero, è stato condannato dal tribunale di Bergamo a 2 anni e 6 mesi per duplice omicidio colposo a causa di un incidente avvenuto la notte di Capodanno 2011 lungo l'autostrada A4, tra Dalmine e Bergamo. Nello scontro morirono due ragazze di 23 anni. La sentenza è arrivata stamattina al processo in rito abbreviato".
RICHIESTA PM. Come riportava L'Eco di Bergamo edizione on line: "Tre anni e 4 mesi è la richiesta di condanna del pm per Massimo Carrera, mentre 2 anni e 8 mesi sono stati chiesti per il secondo dei tre imputati Paolo Braggino, con l'accusa di omicidio ma anche 2 mesi e 20 giorni, oltre a 800 euro per guida in stato di ebbrezza. Chiesta inoltre una provvisionale alle parti civili di 180 mila euro. Sarà probabilmente rinviato a giudizio Paolo Bertacchini, che non ha scelto il rito abbreviato". Anche la Gazzetta dello Sport riportava: "Una condanna a 3 anni e 4 mesi di carcere è stata chiesta oggi in rito abbreviato per Massimo Carrera, ex difensore e attualmente stretto collaboratore di Antonio Conte alla Juventus, in panchina quest'anno durante l'assenza per squalifica del tecnico".
IL FATTO. Massimo Carrera è imputato insieme ad altri per duplice omicidio colposo a seguito di un incidente stradale rilevato dagli agenti della polizia stradale di Seriate (Bergamo), avvenuto sull'autostrada A4 la notte di Capodanno 2011, all'altezza del tratto tra Dalmine e Bergamo, che costò la vita alle ventitreenni: Chiara Varani di Monasterolo del Castello e Patrizia Paninforni di San Giovanni Bianco. Lo sviluppo della vicenda è ancora incerto, solo lo scioglimento di alcuni dubbi sulle perizie tecniche potrà portare ad una sentenza definitiva. Il 9 ottobre c'era stato un primo rinvio a seguito delle perizie presentate dai tecnici di accusa e difesa. Il 13 novembre la parola era andata in tribunale all'unica superstite e amica delle due ragazze rimaste uccise. Infine tocca a Carrera, che rilascia una dichiarazione spontanea davanti ai magistrati il 19 dicembre. Arriva poi la richiesta del Pm di 3 anni e 4 mesi per l'imputato. La difesa sostiene che le condizioni di luce di quella notte non resero possibile a Carrera di vedere le auto ferme dopo l'incidente, mentre l'accusa sostiene il contrario. Oggi la condanna per l'imputato Massimo Carrera a 2 anni e 6 mesi di carcere da parte del tribunale di Bergamo.
L'INCIDENTE. Inizialmente, come riportato da SportLive, l'incidente era stato descritto così: "Erano circa le 3:30 quando le due ragazze, che erano con una loro amica a bordo di una Ford Ka fermatasi sulla quarta corsia dopo un tamponamento a catena con altre due automobili, furono travolte dalla Mercedes Classe R condotta da Carrera. L'auto del tecnico travolse anche la stessa Ford Ka. La prima ragazza morì sul colpo, la seconda è deceduta durante il ricovero in ospedale". Ma successivamente come appreso da L'Eco Di Bergamo, nuovi particolari sulla dinamica dell'incidente erano emersi dalle indagini: "Di fatto l'incidente era avvenuto tra Dalmine e Bergamo, in direzione Venezia, in due tempi: inizialmente la Ford Ka era stata tamponata da una Fiat Punto, finendo di traverso tra terza e quarta corsia; poco dopo era sopraggiunta una Mercedes MI, che aveva a sua volta colpito la Ka. Infine, dopo qualche momento, era sopraggiunta anche la Mercedes Classe R di Carrera, che a sua volta aveva investito l'utilitaria. Il gup, al termine dell'udienza scorsa, si era anche riservato di valutare la nomina di un proprio perito per chiarire l'esatta dinamica". La vicenda ha avuto la parola fine con la sentenza di stamane.
(pubblicato su IBTimes)
di Cristian amadei