Questo 2012

Creato il 15 dicembre 2012 da Elenatorresani

Abbas KiarostamiAbbas Kiarostami

Questo 2012 mi ha rivoluzionato la vita, con quelle cose che “io mai”.
Tipo due grandi amori, una convivenza (che per una LAT è una roba da budella fuori) e un nipote (che per una che non ha mai amato i bambini è stata un’esperienza da piangere per mesi).
Molto di quello che non avrei mai pensato, e invece.
Ho come l’impressione che non sia neanche finita qui.
Nelle cose fantasmagoriche ci metto dentro anche la Palestina, il viaggio tanto desiderato, il sogno di una vita che si avvera. E l’aver trovato una casa editrice meravigliosa come la mia, che mi ha portato a scoprire un mondo prezioso che di stanza sta in un’isola di donne e vento.
Non è stato tutto così bello, certo.
Un anno che mi è costato caro in termini di ridimensionamento di molti affetti, e di amputazione di certe radici dolorosa come raschiare via il DNA dal sangue con la carta vetra.
Un anno in cui in azienda ho superato indenne due ondate di cassa integrazione, che mi hanno donato la consapevolezza di un destino certo che mi cadrà tra capo e collo prima che l’inverno vada a finire.
Mi sono rimboccata le maniche, in questo 2012 di rivoluzioni epocali: non che in genere io ami rimanere in panciolle, ma ora che la situazione lavorativa è così critica e quella economica così grave, ho cercato di costruirmi un futuro alternativo di cui racconterò presto. Che ha sempre a che fare con la scrittura, le parole e le storie: perché dalla propria natura non ci si può allontanare troppo, e in certi momenti della vita diventa doveroso provare a guadagnarsi da vivere con i propri talenti e avvicinarsi alle proprie passioni. Soprattutto quando la vita ti lascia poca scelta e alcuna alternativa sensata.
Al 2013 non chiedo che questo: buona salute, e buoni frutti per il futuro che sto provando a reinventarmi in questo paese senza speranze. E tanti auguri anche a voi.


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