Questo deserto è un’opera d’arte

Creato il 01 aprile 2014 da Media Inaf

Il grande deserto salato iraniano visto dalla ISS. Per la versione ad alta risoluzione cliccate con il tasto destro del mouse e scaricate la foto (o apritela in una nuova finestra). Crediti: NASA

Sembra un’opera d’arte (una delle combustioni su plastica di Burri, magari), e invece è un’immagine della Terra scattata dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). E non fatevi trarre in inganno da tutte queste curve e questi vortici, perché non si tratta neanche di un oceano in tempesta: quello che vedete è l’arido e caldo Dasht-e Kavir, il grande deserto salato dell’Iran centrale.

Le immagini della Terra scattate dall’equipaggio della ISS sono sempre spettacolari. Spesso, però, sono anche piuttosto insolite: ci mostrano il nostro pianeta da un punto di vista inedito, alieno, restituendoci panorami che facciamo difficoltà a riconoscere, tanto da sembrare più composizioni artistiche che panorami terrestri. La rivista The Atlantic si divertì l’anno scorso a sfidare i proprio lettori in un quiz che chiamò NASA o MOMA? in cui bisognava distinguere tra le foto della ISS e alcuni quadri della collezione del Museo d’Arte Moderna di New York.

Nel caso della foto qui sopra, è la prospettiva a trasformare in un gioco di sinuose geometrie di curve parallele quello che a visitarlo è un grande e piuttosto monotono deserto. A un’altezza adeguata la conformazione geologica delle rocce inizia infatti a definirsi più chiaramente e disegnare questi vortici, che sono la sovrapposizione di centinaia di sottili strati di roccia di diversa natura esposti dall’erosione dell’acqua e del vento (mentre la lingua a forma di S al centro dell’immagine è un lago).

La foto è stata scattata a metà febbraio dai membri della Expedition 38, che qualche giorno fa sono stati raggiunti da tre nuovi colleghi, che hanno dato il via Expedition 39. Il nuovo trio di astronauti è composto da due russi e un americano, che hanno raggiunto insieme la ISS a bordo di un veicolo russo Soyuz proprio nei giorni della crisi diplomatica USA-Russia. La situazione in Ucraina e in Crimea non sembra (almeno per ora) avere influenzato le politiche di ricerca dei due paesi né gli sforzi di cooperazione spaziale internazionale. Anche in questo caso la Terra vista da qualche chilometro di distanza continua a essere molto diversa.

Fonte: Media INAF | Scritto da Matteo De Giuli