Sono andato allora nell’unico posto dove almeno conoscevo qualcuno. L’ultima volta che c’ero stato, piazza San Pietro era gremita di folla che snocciolava il rosario. Nel frattempo qualcosa dev’essere cambiato. Ho visto un signore tedesco che si sporgeva dal balcone bardato come un albero di natale, e la gente sotto impegnata in cori da stadio che pareva il derby Roma – Lazio. Poi il tedesco mi ha visto. Ebbene: ho avuto un attimo di paura perché, se avesse avvertito il mondo della mia presenza, la missione per cui ero venuto sarebbe stata in pericolo. Invece (che strano!) ha fatto finta di niente, e ha preferito lanciarsi in una tirata contro gli omosessuali e dare qualche consiglio al governo a proposito dell’Ici. Allora ho capito che nemmeno le alte sfere ecclesiastiche mi tengono più in gran considerazione.
Mentre mi allontanavo da lì, un po’ sconsolato, sono giunto alla conclusione che i miracoli che mi resero famoso non potrebbero risolvere granché. Quindi mi propongo di tornare tra non meno di trentatre anni e vedere se ve la siete cavata da soli.
J.