Riappare il silenzio che porta foglie di memorie. Eppure ho tra le pieghe delle dita il sapore del miele sulle labbra tue di sabbia.
Verrà sempre il nuovo giorno a dipingere le assenze. Solstizio d'inverno a raccogliere i gesti delle terre che abitiamo.
Riportami dove sono stato solo in sogno per stringerti nella capanna dei miti. Chi mai si sottrarrà all'esilio in distese di anni ora che l'infanzia è un abisso o un risveglio.
Questo Natale ha memorie sepolte o forse ha semplicemente ricordi dimenticati. Ma nulla si sgretola nel giardino del cuore che custodisce le rose dei nostri incontri.
Questo Natale ha tracce d’epoche.