Kite Edizioni, 2011
Illustrato
Età di lettura: scuola dell'infanzia, primo ciclo scuola primaria
Dovevo iniziare a cercare e mettere da parte gli albi illustrati per un percorso con le scuole materne da proporre in biblioteca. Non dovevo far nulla se non mettere in pratica ciò che mi era stato illustrato, e che avevo potuto osservare durante il passaggio di consegne per il nuovo incarico. In pratica dovevo solo studiare nei dettagli le letture che non conoscevo, e analizzarle per prepararmi bene e proporle nel modo più opportuno. Tra i testi che mancavano nel mio ancora sfornito repertorio: l'albo illustrato "Questo posso farlo", che insieme ad altri libri era stato scelto per affrontare il tema dell'ARIA con i piccoli della materna impegnati con le insegnanti in un percorso di scoperta sui cinque elementi. Il libro in questione l'avevo già avuto tra le mani in svariate occasioni, ma qualcosa mi aveva sempre distolto dal leggerlo con attenzione, anzi mi correggo, dal leggerlo nel senso letterale del termine!
Lui rimane lì, solo a osservarli, ma non demorde e prosegue nel suo cammino di crescita in modo diverso rispetto agli altri, trovando un percorso alternativo, certamente non facile e nemmeno scontato... perchè qui in questa storia non basterà un po' di tempo in più fargli acquisire abilità e competenze di sviluppo normalmente previste in natura, ne tanto meno sarà sufficiente attendere per vederlo trasformato nel più bello o più bravo degli uccelli suoi simili.
Quello era ciò che sapeva fare, e sapeva farlo nel migliore dei modi possibili, fino a cambiare ruolo a trasformarsi attraverso la morte in un dolce rifugio, accogliente e ospitale, per i fiori e per gli altri uccelli, anche per i suoi fratelli che in primavera su di lui hanno costruito il loro nido. Una morte dolce, quasi impercettibile che è solo l'inizio di una nuova vita, di un esistenza delicata che ha seguito il suo corso e che, senza pretendere nulla, senza rabbia o rancori ha trovato nella morte la sua rinascita.
Doloroso, emozionante e delicato... ascoltarlo, leggerlo ed osservarlo mi ha commosso. Non poteva che essere così, per una come me che non si è mai sentita capace, sempre inadeguata rispetto alle aspettative degli altri, ma anche alle proprie, sempre un passo indietro rispetto alla norma, con la percezione continua di non riuscire a dimostrare quel che potevo o posso essere in grado di fare. Le aspettative si sa sono un grosso peso e una minaccia, specie quelle proiettate, anche se inconsapevolmente e a fin di bene, sui figli, per i quali si vorrebbe sempre un futuro migliore, sui quali nutriamo la speranza di vederli un giorno realizzare quelli che in realtà sarebbero i nostri desideri rimasti chiusi nel cassetto. Le aspettative.... possono anche uccidere. Non credo di essere l'unica ad essermi sentita così, penso che chi più chi meno, sia in qualche modo la storia di tutti noi... e ammiro il piccolo uccellino del racconto che non prova rabbia o rancore, non punta il dito per trovare un colpevole, ne si autocommisera. Segue il flusso della vita, nel bene e nel male, e fa ciò che può fare, ciò che è capace e in grado di fare nel suo modo unico e speciale, perchè si sa nulla si può contro il destino, tutti noi siamo chiamati a compiti e ruoli differenti, e anche se le traiettorie di vita possono essere modificate, ognuno di noi non farà mai nel medesimo modo le stesse cose. L'uccellino trova un modo tutto suo per volare, trovando il suo posto nel mondo.
Con questo albo dai colori e dai toni pastello, morbidi e soffici come le immagini che lo compongono, si possono affrontare diversi temi da quello della crescita a quello della morte raccontata ai bambini.Sul tema della morte ho pensato che mi soffermerò in seguito per raccontare l'incontro di discussione organizzato dal Centro RI.E.Sco. a Bologna, con Francesco Campione, autore del libro "La domanda che vola" a cui ho partecipato poco tempo fa. Sul tema della crescita dei piccolissimi invece mi torna alla mente un altro albo illustrato "Leo" ed. Babalibri che racconta la storia di un piccolo leone sempre troppo indietro rispetto ai suoi coetanei... e dei suoi genitori preoccupati per i limiti e le carenze del figlio. A lui però, a differenza del nostro caro uccellino, basterà il famoso tempo in più per riuscire a raggiungere piccoli e grandi traguardi di vita.