È un periodo ansiogeno.
Più di ansie belle che di quelle brutte, anche se a volte le cose belle generano spese inaspettate, e le spese generano ansia.
Tra una settimana, partiremo per la nostra avventura in Grecia. Siamo preparati? Ma manco per niente.
Tra meno di un mese, appena tornati dalla Grecia, prenderemo il nostro primo cane. Daisy, felice incrocio di pastori (maremmano e tedesco), stazza adulta stimata 50 kg. Ci stiamo preparando, ma un cane è come un figlio: non sei mai abbastanza preparato (ma già avere il recinto pronto sarebbe un buon inizio, speriamo di fare in tempo).
Tra meno di due mesi, Ettore comincerà la prima elementare. Lasciando una scuola dell'infanzia le cui maestre meriterebbero di essere pagate quanto professori ordinari. Non abbiamo ancora comprato l'orribile casacca né i libri né i quaderni. In compenso, mia madre gli ha già fatto scegliere il diario, da cui non si separa da 2 settimane.
A volte proiettarsi nel futuro è l'unica cosa che rende sopportabile il presente. Ma non è questo il caso: il mio presente è felice, a parte la fastidiosa incombenza di recarmi in ufficio tutti i giorni, e vorrei riuscire a vivere il momento.
Difficile, con tutte queste cose belle che ci aspettano. Che ansia.
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