"qui e ora"...ovvero perle e rose...

Da Claudiacavaliere
sprechiamo un sacco di tempo a dondolarci sull'altalena di un tempo non tempo. ma se la felicità che dura una vita altro non fosse che una collana di perle fatta di istanti vissuti fortemente nel presente? Infilati uno dietro l'altro con un filo da pesca tanti momenti vissuti "qui e ora"..."hic et nunc". Non lasciamoci dire dagli altri ciò che va bene o non va bene per noi. Il sentire è ciò che ci guida, non il rinunciare per paura di soffrire domani, non il "tanto so già che non ce la farò", "tanto so già come andrà a finire". Il luogo comune lascia il tempo che trova, eppure assorbe buona parte delle nostre energie. La nostra mente vive di autoinganni e, come sosteneva Paul Watzlawich l'uomo non è scopritore, bensì creatore di realtà. E allora perchè ci ostiniamo caparbiamente a vivere in tutto ciò che non è in nostro controllo? Il passato è passato....non si può agire su di esso, il futuro...lo immaginiamo stereotipando pensieri, arrampicandoci sullo specchio delle abitudini, del "così si dice", costruendo una improbabile logica fondata su statistica fragile come un castello di farina, su un "so che sarà così" basato sulle esperienze altrui. Quand'anche facessimo tutto ciò che la logica del "dover essere e dover fare" ci pongono come presunte garanzie che se giochiamo sul sicuro scegliendo la persona adatta a noi perchè ha sulla carta tutte le caratteristiche giuste, il presunto lavoro, magari un pò noioso ma sicuro, e via dicendo...dimentichiamo il caso che gioca i suoi dadi su un panno di velluto nero....a discapito delle pseudocertezze, spesso basate sul voler piacere a tutti e sul senso comune del dover essere e dover fare. E in tutto questo ginepraio di pensieri, quanto tempo ci rimane per godere dell'unico spazio tempo che è in nostro potere? "qui e ora", per non diventare essere di gozzaniana memoria "di tutte le rose amo solo quelle che non colsi, di tutte le cose quelle che potevano essere e non sono state". Ecco dove ci porta spesso la strada del buonsenso del dover essere. E visto che ho citato le rose....rubo una poesia bellissima ad un altro poeta. La rubo dalla quarta di copertina del suo libro appena uscito: sChianti: "Non attendere domani, raccogli oggi le rose della vita, apri le ali e lasciati andare...volare per spazi azzurri e infiniti. Questo il mio saluto di stasera a coloro che camminano nel mondo lavorando per diventare se stessi.