Buongiorno dalla Costa Azzurra.
Siamo venuti in Francia per una “missione” di rappresentanza del blog ;) e ne approfittiamo per accertarci della situazione del Paese del marito della nostra connazionale Carlà Brunì.
Ore 20:00, siamo a Cannes, sulla Croisette, nei pressi del Palais du Festival, entriamo in un ristorante quasi vuoto e i camerieri ci mostrano parecchi tavoli in cui è possibile sedersi. Pensiamo che per essere un Venerdì sera la situazione non è ottimale per la famosa cittadina francese.
Ma il tempo di sederci e di ordinare e il ristorante si riempie.
Da buon CRONISTA controllo cosa ordinano i Francesi e quando non capisco le ordinazioni guardo direttamente nei piatti di chi sta mangiando: il tavolo a fianco al nostro festeggia, discretamente (non all’italiana), un compleanno. La portata sembrerebbe essere unica per tutti. Al centro tavola viene appoggiato dal cameriere un vassoio d’argento con misto di ostriche, gamberi, aragoste, il tutto adagiato su del ghiaccio tritato. Bello da vedersi e, immagino, ottimo da gustarsi. Al loro fianco un altro cameriere appoggia un cestello con del vino francese immerso nel ghiaccio.
Noi invece ci limitiamo ad un menù da venticinque euro bevande e caffè a parte: piccola frittura di pesciolini, spaghetti allo scoglio, birra, un gustoso dolce al cioccolato e caffè.
Decisamente troppo da mangiare. Infatti stranamente mi ero affidato ad un menù completo, perchè da anni al ristorante ordino solo un primo per poi passare direttamente al dolce. Gli spaghetti sono abbondantissimi e sarebbero bastati a riempirmi solo quelli.
Gli altri tavoli mediamente sono composti da coppie di giovani, coppie di una certa età, insomma varia umanità. Mi salta agli occhi, ma questo lo avevo già constatato nel tempo, che difficilmente in Francia ci sono dei tavoli rumorosi in cui le persone che stanno pranzando disturbino gli altri ospiti.
Devo dire che è il mio ambiente. Peccato che in Italia non siamo così.
Quindi l’esperienza della serata mi fa pensare che comunque, il tanto vituperato Berlusconi, aveva ragione quando affermava che la crisi non esiste in quanto i ristoranti italiani sono sempre pieni. Pare che anche in Francia sia così.
Poi rifletto meglio e tra me e me penso che mentre gli altri anni quando andavo in Francia ci andavo per più giorni, quest’anno ci vado solo per un breve Week End.. e devo dire sinceramente, che l’abbiamo voluto fare, con mia moglie, senza pensare bene a quello che stavamo facendo. Altrimenti, fatti bene i nostri conti, avremmo dovuto rinunciare anche al breve w.e. francese.
Ma ha ragione Berlusconi. I ristoranti sono pieni. Anche in Francia.
IL CRONISTA
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