Tutti ce l'hanno. Ma sì. Uno di quegli amici, su Facebook, che, puntualmente, giorno dopo giorno, ci delizia con le foto dei suoi primi piani. Foto tutte uguali, di cui cambia un dettaglio. Ciuffo, non ciuffo. Occhiale sì, occhiale no. Camicia aperta, camicia chiusa. Sguardo da cerbiatto accecato dai fari di un tir, sguardo più o meno sexy. Che facciamo in questi casi, quando ci troviamo a diffidare da coloro che, come immagine di copertina, hanno il loro egocentrico e onnipresente faccione? Li blocchiamo, eliminamo le loro notifiche dalla home, auguriamo loro di farsi al più presto una vita, consigliamo di andare a cogliere dolci margheritine in un campo alla fine del nostro universo. Da oggi, nuova soluzione. C'è Qui pro cover che ve la propone! Suggerite ai diretti interessati di essere facce da cover, invece che facce da c... ulo. L'appuntamento di oggi con la rubrica dedicata alle cover gemelle - e nata per farsi due risate, senza nessun intento polemico - è dedicata proprio a loro: quelli troppo fighi. Per accontentarsi di una sola copertina, di un solo titolo, di una sola saga. Libri diversi, ma che in copertina hanno gli stessi modelli, ma di spalle, di profilo, con il viso in ombra e il viso illuminato, o robe simili. Conosco le tipologie di cover più odiata al mondo: quelle, cioé, con i tipi che danno le spalle alla macchina fotografica, sullo sfondo di scenari dark: cimiteri, chiese, cieli neri. Le copertine di oggi hanno coraggio, e non voltano le spalle al nemico – il sottoscritto, ossia. Belli, avvinghiati e sorridenti (?), oggi “quelli troppo fighi” sono divisi in tre gruppi. Si baciano sotto la bioccia i modelli di Il confine dell'eternità e Crashing into you: hanno preso sempre più confidenza con il loro fotografo e, in fine, la bronchite, dopo tutta quell'acqua nei vestiti. Si abbracciano e si accarezzano quelli di Easy, Devoured e The Fallen Stars: riconosciamo lui, con il naso un po' a becco, la chierica alla Jared Padalecki, i tatuaggi. Ultimo, ma non ultimo, il ragazzo in primo piano su Albion, che – nei Seguaci di Ipnos – deve però condividere copertina e attenzioni con una bella fanciulla. Gli restano, però, gli occhi verdissimi e l'espressione scocciata – se avete letto Albion (Ciao, B!), sapete che quello è Marco Cinquadraghi sputato. Da prendere a sberle, e da leggere. Che mi dite, questa volta? Un'altra carrellata di “quelli troppo fighi” arriverà a breve. Sono ovunque, incontentabili, fotogenici e vanitosi. Staniamoli tutti!
I troppo fighi per... (parte I)
Tutti ce l'hanno. Ma sì. Uno di quegli amici, su Facebook, che, puntualmente, giorno dopo giorno, ci delizia con le foto dei suoi primi piani. Foto tutte uguali, di cui cambia un dettaglio. Ciuffo, non ciuffo. Occhiale sì, occhiale no. Camicia aperta, camicia chiusa. Sguardo da cerbiatto accecato dai fari di un tir, sguardo più o meno sexy. Che facciamo in questi casi, quando ci troviamo a diffidare da coloro che, come immagine di copertina, hanno il loro egocentrico e onnipresente faccione? Li blocchiamo, eliminamo le loro notifiche dalla home, auguriamo loro di farsi al più presto una vita, consigliamo di andare a cogliere dolci margheritine in un campo alla fine del nostro universo. Da oggi, nuova soluzione. C'è Qui pro cover che ve la propone! Suggerite ai diretti interessati di essere facce da cover, invece che facce da c... ulo. L'appuntamento di oggi con la rubrica dedicata alle cover gemelle - e nata per farsi due risate, senza nessun intento polemico - è dedicata proprio a loro: quelli troppo fighi. Per accontentarsi di una sola copertina, di un solo titolo, di una sola saga. Libri diversi, ma che in copertina hanno gli stessi modelli, ma di spalle, di profilo, con il viso in ombra e il viso illuminato, o robe simili. Conosco le tipologie di cover più odiata al mondo: quelle, cioé, con i tipi che danno le spalle alla macchina fotografica, sullo sfondo di scenari dark: cimiteri, chiese, cieli neri. Le copertine di oggi hanno coraggio, e non voltano le spalle al nemico – il sottoscritto, ossia. Belli, avvinghiati e sorridenti (?), oggi “quelli troppo fighi” sono divisi in tre gruppi. Si baciano sotto la bioccia i modelli di Il confine dell'eternità e Crashing into you: hanno preso sempre più confidenza con il loro fotografo e, in fine, la bronchite, dopo tutta quell'acqua nei vestiti. Si abbracciano e si accarezzano quelli di Easy, Devoured e The Fallen Stars: riconosciamo lui, con il naso un po' a becco, la chierica alla Jared Padalecki, i tatuaggi. Ultimo, ma non ultimo, il ragazzo in primo piano su Albion, che – nei Seguaci di Ipnos – deve però condividere copertina e attenzioni con una bella fanciulla. Gli restano, però, gli occhi verdissimi e l'espressione scocciata – se avete letto Albion (Ciao, B!), sapete che quello è Marco Cinquadraghi sputato. Da prendere a sberle, e da leggere. Che mi dite, questa volta? Un'altra carrellata di “quelli troppo fighi” arriverà a breve. Sono ovunque, incontentabili, fotogenici e vanitosi. Staniamoli tutti!
Tutti ce l'hanno. Ma sì. Uno di quegli amici, su Facebook, che, puntualmente, giorno dopo giorno, ci delizia con le foto dei suoi primi piani. Foto tutte uguali, di cui cambia un dettaglio. Ciuffo, non ciuffo. Occhiale sì, occhiale no. Camicia aperta, camicia chiusa. Sguardo da cerbiatto accecato dai fari di un tir, sguardo più o meno sexy. Che facciamo in questi casi, quando ci troviamo a diffidare da coloro che, come immagine di copertina, hanno il loro egocentrico e onnipresente faccione? Li blocchiamo, eliminamo le loro notifiche dalla home, auguriamo loro di farsi al più presto una vita, consigliamo di andare a cogliere dolci margheritine in un campo alla fine del nostro universo. Da oggi, nuova soluzione. C'è Qui pro cover che ve la propone! Suggerite ai diretti interessati di essere facce da cover, invece che facce da c... ulo. L'appuntamento di oggi con la rubrica dedicata alle cover gemelle - e nata per farsi due risate, senza nessun intento polemico - è dedicata proprio a loro: quelli troppo fighi. Per accontentarsi di una sola copertina, di un solo titolo, di una sola saga. Libri diversi, ma che in copertina hanno gli stessi modelli, ma di spalle, di profilo, con il viso in ombra e il viso illuminato, o robe simili. Conosco le tipologie di cover più odiata al mondo: quelle, cioé, con i tipi che danno le spalle alla macchina fotografica, sullo sfondo di scenari dark: cimiteri, chiese, cieli neri. Le copertine di oggi hanno coraggio, e non voltano le spalle al nemico – il sottoscritto, ossia. Belli, avvinghiati e sorridenti (?), oggi “quelli troppo fighi” sono divisi in tre gruppi. Si baciano sotto la bioccia i modelli di Il confine dell'eternità e Crashing into you: hanno preso sempre più confidenza con il loro fotografo e, in fine, la bronchite, dopo tutta quell'acqua nei vestiti. Si abbracciano e si accarezzano quelli di Easy, Devoured e The Fallen Stars: riconosciamo lui, con il naso un po' a becco, la chierica alla Jared Padalecki, i tatuaggi. Ultimo, ma non ultimo, il ragazzo in primo piano su Albion, che – nei Seguaci di Ipnos – deve però condividere copertina e attenzioni con una bella fanciulla. Gli restano, però, gli occhi verdissimi e l'espressione scocciata – se avete letto Albion (Ciao, B!), sapete che quello è Marco Cinquadraghi sputato. Da prendere a sberle, e da leggere. Che mi dite, questa volta? Un'altra carrellata di “quelli troppo fighi” arriverà a breve. Sono ovunque, incontentabili, fotogenici e vanitosi. Staniamoli tutti!