Quiches di cipolla e ricotta.

Da Hugor @msdiaz61

Siete alla ricerca di un piatto unico per cena? Allora vi propongo questa quiche alle cipolle e ricotta. È semplicissima da fare, richiede poco tempo e sparisce in un baleno non appena la si porta in tavola!

Una torta salata delicata e appetitosa!

Ingredienti:

Per la pasta:
200 g di farina tipo “00”
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
1 tuorlo d’uovo
sale: q. b.

Per il ripieno:
200 g di ricotta
1 cucchiaino di farina tipo “00”
1 mazzetto di prezzemolo
1 uova
1 cucchiaio di senape in polvere
paprica, sale e pepe: q.b.

Preparazione: 20’

Cottura: 25’

  • Disponete la farina a fontana, mettetevi al centro l'olio e il tuorlo; impa­state rapidamente con le dita, senza lavorare molto l'impasto.
  • Mettetelo quindi a riposare per un'ora, avvolto in un tovagliato umido, nella parte meno fredda del frigorifero.
  • Sbucciate la cipolla, lavatela e affettatela finemente; sbucciate l'aglio e tritatelo; lavate il prezzemolo e tritatelo.un tegame con l'olio fate appassire la cipolla e l'aglio, senza lasciarli colorire.
  • Mettete in una terrina la ricotta, la farina, il sale, il pepe e l'uovo e amalgamate con un cucchiaio di legno in modo da ottenere un impa­sto omogeneo.
  • Riprendere la pasta, stendetela con il mattarello in una sfoglia sottile, ritagliatevi 6 - 8 dischi del diametro di 12 - 14 cm e foderate gli stampini unti con un filo d'olio.
  • Spennellate i dischi di pasta con la senape e, in ogni stampino, distribuite la cipolla e il ripieno.
  • Pareggiate con una spatola e terminate con un pizzico di prezzemolo e di paprica.
  • Fate cuocere in forno preriscaldato a 180 C per 20 - 25 minuti; toglietele poi dal forno e lasciatele intiepidire.
  • Sformate e servite.

Con il nome senape si indicano sia alcune specie di piante erbacee appartenenti alla famiglia delle Brassicacee o Crocifere, sia le salse piccanti che ne derivano; esse vengono ricavate dai semi della pianta.

Il termine "mostarda" (moutarde) riferito alla senape appare per la prima volta in Francia nel XIII secolo, col significato di mosto che arde, appunto per il suo sapore piccante. Il termine mostarda in Italia è invece usato per indicare un prodotto simile ad una macedonia di frutta sciroppata in acqua zuccherata e con una percentuale di semi di senape (e/o aromi) nettamente inferiore: circa una parte su quattro. I due prodotti, oltre all'etimologia del nome, hanno in comune solo l'utilizzo della stessa pianta. Tuttavia è erroneamente diffuso nell'uso comune il termine mostarda per indicare anche le senapi, ossia tutte le preparazioni a base di senape.

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