Quilombolas /I neri brasiliani

Creato il 21 novembre 2014 da Marianna06

    

Nel solo Maranhao (nord-est del Brasile) vivono 35 comunità di quilombolas.

Il loro peccato per le autorità brasiliane è pretendere il riconoscimento della proprietà collettiva delle proprie terre, sulle quali con le famiglie vivono ormai da generazioni.

La risposta del mondo politico è, al contrario, favorire le compagnie minerarie straniere, grazie a concessioni molto convenienti (per chi le ottiene) ,e consentire il reperimento forzoso delle terre, de localizzando intere comunità, ad uso dell’agro-business delle multinazionali alimentari.

Il noto “che fare? ” i missionari comboniani, che operano in Brasile, e non solo loro, perché esiste da molti anni una Pastorale della Terra della Chiesa brasiliana (cui stanno a cuore indigeni, quilombolas, agricoltori familiari) e che vede coinvolti molti laici e alcune organizzazioni umanitarie locali e no, lo vivono così.

Lo vivono cioè attraverso il dialogo, l’inculturazione,la lotta per una “Ecologia umana”, come ci ricorda spesso Papa Francesco.Attraverso la difesa dell’organizzazione economica e sociale di queste genti.

E tutto, ovviamente, tenendo presente i principi ispiratori del Vangelo, l’esperienza di Gesù, che ben consente, contrariamente a quanto alcuni pensano e sostengono, l’ascolto attento e l’accoglienza gratuita pure di valori differenti e di credenze altre.

In quanto il cemento di tutto, su quest’unica Terra che abbiamo, è l’essere uomo o donna. Ossia l’essere persona, che merita rispetto.

Quello che sia il cielo sopra di noi e quale che sia la  “cultura” d’appartenenza.

           

                        Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

ndr.) Per saperne di più leggere “Parole dal Sud”, la rubrica dedicata all’America Latina, nel numero di novembre2014 di Nigrizia, il periodico dei Comboniani di Verona.


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