Quinoa con cavoletti di Bruxelles, uvetta di Corinto e mandorle

Da Laangie


Ok, facciamocene una ragione: La stagione fredda è arrivata.
Se l'è presa comoda, mi ha fatto raccogliere le olive in canottiera e coda di cavallo, ma alla fine eccola qua.
Ed ecco che posso tirar fuori maglioni, scaldamuscoli (fanno molto anni '80, lo so lo so, ma io li adoro!) e i miei amati cappottini e giubbottini caldi caldi.
Il freddo, però, ha (anche) i suoi lati negativi: primi raffreddori, nei migliori dei casi, influenza e mal di gola nei peggiori.
Ed io ne so qualcosa, essendo stata una bimbetta fragile e cagionevole. Fino a qualche anno fa, dico.
Bastava un alito di vento più freddo o un piccolo sbalzo di temperatura e boom! subito mal di gola e tosse.
Per fortuna, della serie "meglio tardi che mai", ho iniziato ad avere più attenzione di ciò che mangiavo, anche se fin da piccola ho tenuto lontano dal mio corpo cose come Nutella, marmellate, caramelle e mangiato poche merendine (però, nascendo negli anni '80 quelle del Mulino Bianco mi hanno tenuto compagnia qualche pomeriggio, con diversi cartoni animati in sottofondo).
L'attenzione, nel corso del tempo, si è trasformata in consapevolezza e, anche grazie a libri e blog, adesso è convinzione.
Così come quando usciamo di casa non ci scordiamo di sciarpa e cappello, la stessa accortezza ce la dobbiamo avere quando mangiamo, proteggendoci con i cibi così come facciamo con la testa.
E tutta questa luunga premessa per presentarvi la ricetta di oggi, anche se sarebbe meglio definirla un vero e proprio "rimedio per l'inverno".
Protagonista è la non più tanto sconosciuta quinoa (ne avevo già parlato qua )
accompagnata dai cavoletti di Bruxelles, ricchi di vitamina C, antiossidanti e con note proprietà anticancro (come tutti i cavoli).
I porri, amati anche da Nerone, sono ricchi di vitamina A, magnesio, potassio, calcio e ferro.
Ad arricchire questo piatto ci sono poi le mandorle, le mie vengono direttamente dalla Sicilia: frutta secca ricca di grassi monoinsaturi che contrastano il colesterolo (brutto e.) cattivo. Rinforzano le ossa, contrastano l'anemia (sono ricche in ferro e vitamine del gruppo b),
l'uvetta di Corinto (rispetto alla classica sultanina è più profumata e di un nero-blu intenso.
Graditissimo regalo di Melissa), fonte preziosa di calcio, ferro e rame, è un antibatterico e antinfiammatorio naturale e favorisce l'assorbimento delle vitamine, quindi è indispensabile in ricette come questa, per sfruttare al massimo le proprietà di ogni singolo alimento.
Va da sé che con un piatto così gli integratori e le medicine non vi serviranno.

Ingredienti:
200 g di quinoa
400 g di acqua
400 gr di cavoletti di Bruxelles
1 spicchio d'aglio
2 porri
50 g mandorle tritate
30 g uvetta di Corinto
Aceto balsamico q.b.
Sale

Come si fa:
Sciacquate bene la quinoa sotto l'acqua corrente. Passaggio importante per togliere l'amaro.
Scolatela e fatela tostare qualche minuto in una pentola antiaderente e capiente senza olio nè acqua.
Aggiungete l'acqua (sempre il doppio del peso della quinoa), il sale e lasciate prendere il bollore.
Abbassate la fiamma e lasciate cuocere per 15-20 minuti.
Nel frattempo pulite e tagliate i cavoletti e i porri.
Scaldate poco olio in una padella con uno spicchio d'aglio tritato, aggiungete le mandorle tritate, l'uvetta di Corinto e  cuocete le verdure, aggiungendo acqua per non far bruciare le verdure e mantenerle morbide.
Aggiungete la quinoa cotta e fate insaporire per qualche minuto, sfumate con l'aceto balsamica e servite bene caldo.


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