Sono circa 6000 i chilometri di rotaie che lungo la penisola corrono tra le valli, risalgono le montagne per ridiscendere giù fino al mare e che collegavano città, campagne e regioni tra loro. Da molti anni sono abbandonate al loro destino.
Per tirarle fuori dall’oblio e riappropriarsene sono state organizzate decine d’iniziative in tutte le regioni italiane: visite guidate, escursioni a piedi, in bicicletta e a cavallo, treni storici speciali, incontri culturali.
Una giornata per accendere i riflettori su questo nostro patrimonio paesaggistico e culturale da valorizzare anche per un nuovo turismo di qualità, convertendolo in piste ciclopedonali, greenways fruibili con mezzi ecologici da tutte le categorie di utenti . La creazione di percorsi cicloturistici infatti non pregiudicherebbe un eventuale ripristino delle tratte ferroviarie dismesse, anzi, le sottrarrebbe al degrado e all’abbandono.
La Giornata Nazionale delleFerrovie dimenticate è promossa dalla Co.Mo.Do (la Confederazione Mobilità Dolce) che lavora per la mobilità dolce e alternativa, di cui Legambiente fa parte insieme a molte altre associazioni.