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GIRONE C
Russia-Costa d’Avorio 72-66
La Russia fa tutto quello che può per complicarsi la vita contro gli africani (22 palle perse), e rischia grosso fino alla fine. Dopo il parziale di 8-0 che sembrava avviare i ragazzi di David Blatt a un pomeriggio di serenità (22-12 in apertura di secondo quarto, triple di Fridzon e Khvostov), e poi il +14 firmato da Monya (32-18 a 4-42 dall’intervallo), la Costa d’Avorio chiude con 4 punti consecutivi di Kone un parziale di 9-0 che riapre completamente la partita (34-30 al 20’). I russi tentano un nuovo allungo in chiusura di terzo periodo (53-44, con i punti di Mozgov e Voronov a chiudere la frazione), ma poi subiscono un incredibile parziale di 11-0 in 80 secondi con 9 punti di Edi e i 2 di Diabate per il 68-66 a 21 secondi dalla fine. È Fridzon, dalla lunetta, a risolvere la situazione per la Russia negli ultimi secondi.
Russia: Mozgov 19, Kaun 13, Fridzon 9.
Costa d’Avorio: Kone 16, Edi e Laminzana 14, Diabate 10.
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- Juan Josè Barea, play dei Mavs e di Porto Rico. Ansa
Porto Rico-Cina 84-76
Pur senza l’infortunato Carlos Arroyo, Porto Rico si prende la prima vittoria nella competizione e aggancia la Cina in classifica, tornando in gioco per la qualificazione agli ottavi di finale. Dopo i primi due quarti da assoluto protagonista di Angel Vassallo (16 punti), che Porto Rico ha chiuso in vantaggio per 44-37, gli asiatici sono tornati meglio dagli spogliatoi, tornando in vantaggio con due triple consecutive di Sun Yue (45-44), autore di tutti i suoi punti dopo l’intervallo lungo. I portoricani però non ci stanno, e sospinti dalla tripla di Barea e 4 punti del redivivo Ramos toccano la doppia cifra di vantaggio (63-53 a 43 secondi dall’ultima pausa). Lo scatenato Yi Jianlian di questi mondiali e un’altra tripla di Sun Yue riportano la Cina a contatto (67-64 a 7’51 dal termine), ma l’ennesimo parziale favorevole ai portoricani (con 5 punti di Peavy) chiude i conti (80-69 a 4’47 dalla sirena finale).
Porto Rico: Vassallo 22, Barea, Peavy e Lee 13, Balkman 10.
Cina: Yi Jianlian 24, Wang Zhizhi 17, Sun Yue 12, Liu Wei 11.
Turchia-Grecia 76-65
Chi si aspettava una gara punto a punto nel match certamente più atteso di questa prima fase della rassegna iridata è stato deluso. La Turchia sceglie un quarto, il terzo, per spezzare la partita e dominarla, dopo il +2 dell’intervallo (41-39, con Ilyasova già a quota 17 punti). Gli ultimi quattro minuti della terza frazione sono tutti turchi: un parziale di 12-4 costruito anche con due schiacciate di Semih Erden e le triple di Ilyasova e soprattutto quella di Ender Arslan, per il +14 (65-51) con cui si arriva al 30′. Aver recuperato gli squalificati non è d’aiuto alla Grecia, i lunghi della Turchia fanno la differenza: anche Omer Asik, che mette due schiacciate in due minuti per iniziare l’ultimo quarto (con in mezzo la tripla di Ilyasova) e firma il massimo vantaggio per i padroni di casa (72-54 a 7’50 dal termine). I greci provano a rientrare e con Calathes arrivano fino a -8 quando c’è ancora tempo per giocarsela (73-65 a 4’16 dalla sirena), ma praticamente non si segna più, c’è spazio solo per la tripla di Turkoglu che sancisce il punteggio finale.
Turchia: Ilyasova 26, Asik 12, Erden 10.
Grecia: Bouroussis 15, Schortsanitis 9, Diamantidis 8.
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- Kirk Penney sfida in penetrazione la difesa libanese. Reuters
GIRONE D
Nuova Zelanda-Libano 108-76
Tutto facile, molto facile per la Nuova Zelanda, che raccoglie la prima vittoria nella competizione contro una formazione libanese decisamente arrendevole (sotto 32-16 già al termine del promo quarto), e con un Thomas Abercrombie grande protagonista (14 punti all’intervallo) i neozelandesi arrivano al momentaneo massimo vantaggio alla fine del secondo quarto (51-32), tirando con il 62% da due. La reazione del Libano non arriva mai, si scatena anche Kirk Penney (bomber del mondiale con 28 punti di media) e per gli avversari è decisamente notte fonda, malgrado il 6/10 nelle triple nella seconda metà della partita.
Nuova Zelanda: Penney 26, Abercrombie 23, Jones 13, Tait 12, Vukona 11, Bradshaw 10.
Libano: El Khatib 18, El Nour e Fahed 12, Vroman 10.
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- L’ala dei Blazers e della Francia Nicolas Batum. Ansa
Francia-Canada 68-63
Dopo aver fatto soffrire la Lituania fino all’ultimo, il Canada sfiora il successo anche contro la Francia, che rimane imbattuta e in testa al girone D (3-0). Ci sono voluti i tiri liberi di Gelabale e Batum nel finale (con in mezzo la stoppata di Koffi sull’ex canturino Brown) per sigillare il risultato in favore dei transalpini, che hanno dovuto inseguire per molti minuti. Si segna molto poco per tutto il match, e solo la tripla di Bokolo permette alla Francia di restare agganciata alla fine del primo quarto (15-15). I canadesi iniziano meglio il secondo quarto, con un parziale di 7-1 che li proietta sul 22-16, che però viene ribaltato, in una partita costellata di errori, da Boris Diaw per il provvisorio 28-26 a 1’30 dall’intervallo. Si va punto a punto fino alla fine: il Canada prova il colpo di reni per il nuovo +6 (52-46 a 8’19, firmato Ryan Bell), ma a operare il sorpasso è nuovamente Diaw, con una tripla cruciale (62-60 a 1’54 dalla fine). Come detto, i tiri liberi di Gelabale e Batum (ancora una volta determinante) permettono ai francesi di prendersi la vittoria.
Francia: Batum 24, Diaw e Gelabale 8.
Canada: Kendall 15, Olynyk 13, Anderson 11
Lituania-Spagna 76-73
La Lituania dà una lezione di cuore alla Spagna (al secondo k.o. in tre gare), dopo essersi trovata a -18 nel terzo quarto. Una rivincita anche per coach Kemzura, che venne esonerato dal Khimki per fare posto a Sergio Scariolo, oggi suo avversario come c.t. spagnolo. Avanti oltre la doppia cifra già sul finire del primo quarto con Rudy Fernandez (tripla del 22-11 a 43 secondi dal primo break), i campioni del mondo e d’Europa in carica sono arrivati a condurre 61-43 a 4’13 dalla sirena del terzo periodo, sfoggiando una pallacanestro di altissima qualità e anche le giocate spettacolari di un Fernandez molto ispirato in avvio di terzo periodo. Qui, però, inspiegabilmente la Spagna spegne la luce, e sale in cattedra il milanese Jonas Maciulis, che si guadagna tiri liberi e con due palle rubate consecutive a Fernandez (e altrettante schiacciate) riporta i suoi a -3 (64-61) a 7’16 dalla fine. Protagonista anche Pocius, che con 5 punti in fila pareggia a quota 66 con 5’26 sul cronometro, mentre complici gli errori dal campo e dalla lunetta di Marc Gasol i lituani possono andare sul +3 (74-71) a 16 secondi dalla fine. Navarro e Kleiza si rispondono dalla lunetta, Kalnietis ruba l’ultimo pallone e in campo scatta la festa lituana.
Lituania: Kleiza 17, Maciulis e Pocius 13, Kalnietis 12.
Spagna: Navarro e Gasol 18, Fernandez 13, Garbajosa 11