Nuovo schema di incentivi statali per gli impianti fotovoltaici: tariffe più basse, aste al ribasso per gli impianti non fotovoltaici più grandi e iscrizione a un registro per tutti quelli di potenza media. È pronto anche il decreto sulle altre rinnovabili elettriche.
Si attende solo il parere di Aeeg e delle Regioni: il Quinto Conto Energia per il fotovoltaico e il decreto sulle altre rinnovabili elettriche (idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse, biogas) sono stati presentati dai dicasteri competenti (Sviluppo Economico, Agricoltura e, per l’appunto, Ambiente).
L’obiettivo? Entrambi i provvedimenti, spiega una nota del Ministero dello Sviluppo economico, hanno lo scopo di “raggiungere e superare gli obiettivi europei delle energie rinnovabili fissati per il 2020 attraverso una crescita virtuosa, basata su un sistema di incentivazione equilibrato e vantaggioso per il sistema Paese e tale da ridurre l’impatto sulle bollette di cittadini e imprese”.
Il sistema in vigore è troppo sbilanciato in favore delle rinnovabili elettriche: occorre tagliare le sovvenzioni statali, anche alla luce dei costi più bassi dei materiali e delle installazioni degli impianti.
Cosa cambia per gli incentivi al fotovoltaico?
Fatto salvo che il Quinto Conto Energia potrà subire modifiche, se arrivasse in Gazzetta Ufficiale così come è ora, i nuovi incentivi andrebbero dai 161 ai 237 euro per ogni megaWattora prodotto. Per i piccoli impianti le tariffe saranno più alte. Per le installazioni fotovoltaiche più piccole non esisterà nessun registro di iscrizione per accedere agli incentivi.
Le installazioni di grossa taglia (potenza superiore ai 12 kW) potranno accedere agli incentivi:
- dopo essersi iscritti a un apposito registro;
- se rientreranno nei limiti annui di potenza incentivabile previsti dal registro stesso.
La formazione delle graduatorie avverrà sulla base di una serie di criteri di priorità:
- ubicazione dell’impianto;
- potenza;
- efficienza energetica;
- data di iscrizione al registro.
Il decreto, spiegano i ministri, punta a confermare l’Italia come secondo mercato mondiale del fotovoltaico dopo la Germania e di stabilizzare la spesa pubblica per gli incentivi sui 6,5 miliardi l’anno.
E per le altre fonti rinnovabili?
Il sistema entrerà in vigore al superamento della soglia di 6 miliardi di incentivi per il fotovoltaico (secondo le stime, dovrebbe avvenire tra luglio e ottobre prossimi) e il 1 gennaio 2013 per le altre fonti rinnovabili elettriche.
Per quanto riguarda gli impianti non fotovoltaici, il sistema previsto dal decreto dedicato è simile a quello del Quinto Conto Energia, in più introduce un sistema di aste al ribasso per gli impianti più grandi (potenza superiore ai 5 megaWatt). È obbligatoria l’iscrizione a un registro per quelli di potenza media e accesso libero agli incentivi per quelli di taglia inferiore; sono previsti dei tetti annui alla potenza incentivabile, tali da mantenere la spesa complessiva per le rinnovabili su livelli di 11,5-12 miliardi l’anno.
Leggi la nota del Ministero dello Sviluppo economico