Leggero, economico, di ottima conducibilità termica, l'alluminio è utilizzatissimo in cucina.
Metallo abbondante, si trova nell'acqua, suolo, alimenti e di esso, noi esseri umani ne introduciamo in media 8 mg/die assorbendone una picolissima parte.
Studi rilevano che un eccesso di alluminio determinerebbe disturbi al sistema nervoso: l''OMS dice che la dose massima è di 60 mg/die per un individuo di 60 chili di peso.
Per impedire il contatto cibo-alluminio, oggi lo si ricopre con uno strato antiaderente conosciuto come TEFLON, ossia POLITETRAFLUOROETILENE (PTFE), il quale però, se viene riscaldato a 260°C, potrebbe sviluppare una sostanza cancerogena denominata ACIDO PERFLUOROCTANICO (PFOA).
Il PTFE può andare incontro, mentre si cucina ad alta temperatura, a graffiatura, cedendo in tal modo i suoi residui al cibo presente in padella o in pentola.
Si possono creare problemi di salute.
Quindi acquistare meno pentole, ma di buona qualità e ridurre il tempo di cottura evitando alte temperature.
Published by Michele Boano