Parole a confronto
Dionisìaco
Dal latino tardo Dionysiacu(m), che è dal greco Dionysiakós ‘di Dioniso’.
Aggettivo [plurale maschile dionisiaci].
1. Di Dioniso, dio greco del vino: culto dionisiaco.
2. (estensione) Che è caratterizzato da uno stato di ebbrezza, di esaltazione entusiastica: furore, delirio dionisiaco.
3. Spirito dionisiaco: nella concezione di F. Nietzsche (1844-1900), la componente oscura, passionale dello spirito greco.
Apollìneo
Dal latino apollineu(m), derivato di Apollo ‘Apollo’, dio della bellezza, del sole e della luce.
Aggettivo (letterario).
1. Di Apollo, degno di Apollo; per estensione, di forme armoniose, classicamente perfette: viso apollineo; bellezza apollinea.
Estro apollineo: ispirazione poetica.
2. (estensione) Del sole: Era un’ampla campagna che giacea / tutta scoperta agli apollinei raggi (Ariosto).
3. Spirito apollineo: nella concezione di F. Nietzsche (1844-1900), la componente serena, armonica e razionale dello spirito greco; si contrappone a spirito dionisiaco.
Una (parola) giapponese a Roma
Ramadan [rama’dan]
Dall’arabo ramadan, propriamente ‘torrido’, con allusione al clima in quel periodo dell’anno.
Sostantivo maschile invariabile.
Nono mese del calendario islamico, durante il quale vi è l’obbligo del digiuno dall’alba al tramonto.
Uomini e parole
Dionisiaco è di Mauro Cociglio, apollineo di Simona Brugnoni.
Perle dai porci
"Oh, mi sono dimenticata di avallare il biglietto!"
Alla stazione di Porta Nuova, Torino.
Per concessione di Roberto Giai Meniet.
La parola rovinata
MUSAICISTA
Professione antichissima che consiste nel suonare uno strumento tutto smontato a dadini.
Di Romano Stasi