Durata: 96'
La trama (con parole mie): Nick, poliziotto non proprio pulito di Boston recentemente passato a miglior vita per mano del suo ancora più sporco collega Hayes, viene reclutato per entrare a far parte del R. I. P. D., dipartimento di agenti con il compito di stanare nell'Aldiquà quelle anime fuggite al Giudizio eterno.Affiancato al ruvido cowboy Roy, l'ex sbirro si ritroverà ad imparare in fretta le regole della sua nuova condizione in tempo per sventare un piano dei fuggitivi che avrebbe il compito di aprire un varco che riporterebbe sulla Terra i morti: inaspettatamente, a capo di questo progetto apocalittico ed oscuro Nick ritroverà il responsabile del suo trapasso.
A volte capita - spesso, fortunatamente per noi comuni mortali costretti a fare fronte quotidianamente alle menate della vita - di incontrare titoli assolutamente senza pretese - e senza particolari qualità - in grado di sollevarci dalla briga del pensiero regalando ai neuroni - pochi o tanti che siano - un intervallo dalla loro attività.
E' il caso di Poliziotti dall'Aldilà, pellicola firmata dallo stesso Robert Schwentke di Red che vede protagonisti il cane maledetto Ryan Reynolds ed il coriaceo fordiano Jeff Bridges, che per noi vecchi lupi di mare è sempre un piacere vedere nel ruolo del cowboy tutto d'un pezzo: il film in se non dice certo nulla di nuovo, e rappresenta il tipico giocattolone nato ad uso e consumo del 3D come molti altri blockbuster usciti negli ultimi anni, e mantiene l'impronta quasi ludica di Men in black richiamando il ben più interessante Sospesi nel tempo, che ancora oggi molti finiscono per snobbare - sbagliando di grosso, direi -.
Eppure, nonostante si tratti praticamente di una robetta da nulla, il titolo funziona, distrae, diverte - grazie anche e soprattutto agli scambi da piena amicizia virile tra i due protagonisti - e non si fa affatto volere male per l'ora e mezza di durata, finendo per assumere pienamente e senza mire più alte le vesti di intrattenimento senza alcun impegno: a volte si ha bisogno anche di pellicole così, buone per il pomeriggio del giorno di riposo o da accompagnare ad una visione distratta, dai temi ormai triti e ritriti ma presentati con la giusta dose di panesalamismo che da queste parti guadagna sempre punti.
Chiarito tutto questo, onestamente consiglierei la visione di R.I.P.D. in lingua originale principalmente per l'ottimo lavoro svolto sulla pronuncia di Bridges, che seppur guidato dal portafoglio verso un'operazione di questo tipo - al pari di Kevin Bacon - mostra una professionalità ed una voglia di divertirsi notevoli - decisamente più di Kevin Bacon -: per il resto aspettatevi tutto quello che probabilmente già avrete finito per aspettarvi guardando il trailer, ovvero una baracconata con effetti che paiono un ibrido tra il digitale e l'analogico molto fumettosa con i due eroi spesso e volentieri intenti ad agire fuori dagli schemi e dalle regole, il classico cattivo senza possibilità di redenzione, la damigella in pericolo, un cocktail tra vendetta, sovrannaturale, amore e humour ed il gioco è fatto.
Senza dubbio agli occhi dei puristi del Cinema o agli amanti delle sole visioni d'autore un titolo come questo assumerà le sembianze di una sorta di aborto della settima arte, robaccia buona per le masse pronte a prendere d'assalto i centi commerciali nel week end, eppure anche film di questo tipo hanno la loro dignità, se pronti a prendersi il ruolo giusto nel gioco: e senza dubbio, R.I.P.D. riesce in quest'impresa senza farsi troppi problemi, azzeccando un paio di trovate decisamente divertenti - la percezione fisica che i viventi hanno dei poliziotti venuti dall'altro mondo su tutte - e girando ad una velocità sostenuta, come è giusto che sia per tutto quello che vuole arrivare ad essere considerato la sacrosanta ricreazione quotidiana, neanche fossimo tornati ai tempi della scuola.
MrFord
"It's been a month or two since I was sleepin' with you
I'm comin' home again
I've been to east and west, but baby I like best
the road that leads to you."Kiss - "Comin' home" -