Titolo: R3VOLUTION
Autore: Antonio Lanzetta
Editore: La Corte Editore, Collana Labyrinth
Anno: 2015
Genere: Fantascienza
Pagine: 279
Formato: Cartaceo
Trama:
A Sue Lin non sembra vero: ha appena ricevuto la Convocazione! Siamo sulla Terra, anno 2233, e l’umanità, che vive nell’ultima città del pianeta, è spaccata in due: da una parte gli asserviti, relegati nel ghetto e abbandonati al degrado, costretti a lavorare come schiavi per mantenere i cittadini, che vivono aldilà delle mura una vita di lusso sfrenato e ipertecnologico, sotto la direzione del Presidente Jons.
Per poter diventare cittadini bisogna ricevere la rarissima convocazione e Sue, una delle tante ragazze del ghetto, ne sta stringendo una tra le mani. Sembra una fortuna incredibile, ma Sue non ha fatto i conti con il Destino che le farà sì perdere la sua grande opportunità, ma la costringerà a lottare per poter finalmente decidere le sorti della propria vita.
In quest’adrenalinica avventura che non vedrà un attimo di sosta e che la costringerà a rischiare la sua vita e quella delle persone amate, Sue sarà accompagnata da un variegato gruppo di alleati, tra cui Kain, una misteriosa sentinella che arriva dal passato e che sembra comparsa all’improvviso per combattere al suo fianco.
Sue imparerà allora a capire che nel suo mondo non è tutto come sembra e che forse, con le sue gesta, potrà rivoluzionare il futuro dell’intero Pianeta Terra.
Giudizio:
“Revolution” è il primo romanzo di Antonio Lanzetta che ho avuto il piacere di leggere.
La società dai toni cupi che fa da sfondo al romanzo rimanda in modo gradevole ad altre ambientazioni futuristiche, aiutando a visualizzare meglio i luoghi e, se possibile, persino chi vi dimora: per esempio l’idea di una corporazione ambigua che si fa carico del benessere collettivo e l’acquisto della cittadinanza ricordano a tratti Continuum, così come la contaminazione di una società a stampo occidentale con elementi della cultura orientale ricorda un po’ Almost Human o molte opere di natura cyberpunk…
La storia ha molti punti forti, primo tra tutti la capacità di coinvolgere il lettore già dai primi capitoli: non bisogna aspettare troppo per inquadrare personaggi come il presidente Jons o Kain Lewis, o per capire il potenziale di Sue Lin; questo permette di godersi il susseguirsi degli eventi senza dover ricorrere a un eccessivo utilizzo di colpi di scena o altri artifici simili.
Il linguaggio e le descrizioni costituiscono altri due punti forti. Il testo è abbastanza scorrevole, l’autore utilizza termini non troppo ricercati ma che al contempo non possono definirsi scontati, inoltre fa attenzione a introdurre un termine nuovo per volta – soprattutto per ciò che concerne la tecnologia futuristica – così da non sovraccaricare il lettore con troppe informazioni. Le descrizioni sono puntuali ma non eccessive; per esempio, non si troverà un’intera pagina dedicata alla descrizione delle insegne luminose sparse per i vicoli del ghetto ma il lettore riuscirà comunque a immaginarle. Si tratta di un aspetto da non sottovalutare.
La trama è godibilissima, molto interessante, talvolta capace di condizionare l’umore di chi legge. Alcuni punti in particolare, probabilmente per volontà dell’autore, provocano ansia e claustrofobia che esplodono in emozioni più forti, contrastanti, facendo emergere in modo curioso affinità ed empatia con la protagonista.
Un bel libro, davvero bene scritto, che non dovrà assolutamente mancare nelle librerie degli appassionati di fantascienza già a partire dal prossimo anno.
Sull’autore:
Antonio Lanzetta è nato a Salerno il 12/02/1981, dove vive e lavora. Si è laureato presso l’Università degli Studi di Salerno ed è un appassionato di arti marziali, fantasy, sci-fi, giochi di ruolo e videogames. Fanboy di Star Wars, ha scoperto la letteratura fantasy all’età di dieci anni grazie a Terry Brooks. Ha pubblicato il romanzo “Ulthemar – La Forgia della Vita” con Editrice GDS nel 2012, dei racconti brevi “L’Orologio” (La Corte Editore), “L’ordalia di Joachim” (Edizioni Scudo) e “Le Ombre di Keidoran” (Albo n.4 – Scritture Aliene, EDS). Sempre nel 2012 si è classificato al primo posto nel concorso letterario nazionale, “Nuove Chimere”, con “Ulthemar – La Forgia della Vita” come miglior fantasy sperimentale.
Christine Amberpit