Tutto il popolo amava il poeta [Pascoli, ndb], come nessun altro poeta fu mai amato da fabbri e villani. Era un popolo orfano quel popolo d’Italia, e sapeva apprezzare come uno tra loro si fosse innalzato senza per questo dimenticare i loro intimi dolori di meschini. Da orfani conoscevano il bene che faceva un fiasco di vino, fosse stato anche solo andante, purché bevuto con qualcun altro che sapesse di cosa si stava parlando quando si rabboccava un bicchiere in un silenzio da chiesa.
[Maurizio Maggiani, Meccanica celeste, cit., p. 81]