Ieri, tutte le strade si sono trasformate nella Rabia di quell’agosto 2013 per rispetto dei martiri che hanno perso la vita per aver espresso un opinione e per rivendicare il proprio dissenso, a differenza di coloro che sostengono il governo per timore di una pesante oppressione.
Il regime infatti, terrorizza chi si oppone compiendo atti di violenza nei confronti dei familiari. Sono stati documentati più di 50 casi di stupro da parte dell’esercito nei confronti di donne e ragazze incarcerate dopo le manifestazioni.
Purtroppo anche ieri si sono registrate delle vittime, delle giovani vittime. In risposta alle tantissime manifestazioni pacifiche, l’esercito ha bloccato le strade e ha attaccato i manifestanti lanciando lacrimogeni e piombo.Il bilancio è stato di tre morti, moltissimi feriti e numerosi arresti. Gli scontri sono avvenuti in tutte le città della nazione. Al Cairo i manifestanti hanno incendiato il centro di polizia e hanno bloccato alcune strade principali.
Il popolo rivoluzionario ha annunciato il proprio sostegno a Gaza e al popolo palestinese rifiutando così ogni coinvolgimento o implicazione che il governo egiziano sta avendo con Israele.