In realtà andrebbe raccolta a cavallo del 24 giugno, San Giovanni, infatti l'Iperico è anche chiamato Erba di San Giovanni.
Nelle campagne di mio nonno cresce moltissimo e la scorsa settimana, complice una visita ai nonni, ne ho raccolto un bel mazzo.
Un tempo era mio nonno che lo raccoglieva e lo lasciava essiccare all'ombra del portico e poi ne faceva l'olio con cui ci curava quando avevamo qualche ferita o bruciatura, escoriazione. Infatti sono queste le proprietà dell'oleolito di Iperico.
Mercoledì scorso, in campagna, sono scesa nel "bricco" di mio nonno (così si chiama la discesa dietro la casa in piemontese dove una volta mio nonno aveva un bell'orto e le viti) e sorpresa, ho rivisto il luogo che avevo "sognato" durante un viaggio sciamanico fatto quest'inverno in uno dei miei seminari. Gli alberi, una piccola radura e all'ombra tantissime piante di Iperico. All'inizio mi sentivo un po' titubante ad arrivare lì dove c'erano le piante: c'era un fosso e l'erba alta e avevo paura di farmi male, ma dietro di me mia mamma tenendo per mano Tommaso, mi incitava a proseguire: quello era il mio luogo, dove era apparso il mio animale totemico, la lupa con i suoi piccoli, quello era il mio luogo magico o di "potere". La sensazione mentre raccoglievo l'Iperico era alquanto particolare, magica. Tutto attorno a me pullulava di vita e mi sentivo quasi inglobata in una nuvola piena di energia. Le voci di mia mamma e Tommy mi apparivano lontane, come se io fossi in un altro mondo.....
Arrivata a casa ho messo a seccare l'Iperico all'ombra e in seguito ho messo i fiori in un barattolo con l'olio. Ora attendiamo un mesetto prima che l'olio si faccia di un bel rosso!
l'Iperico al sole