Raccolta di ricette con le fave

Da Ilaria Ruisi

Categoria : Antipasti, RUSTICO, Primi, PRODOTTI FORNO, piatto unico, UOVA, Salati, HOME MADE, fave
Tempo di preparazione
Tempo di cottura :
Porzioni ottenute:

Ingredienti
FRITTATA DI FAVE
FAVE IN TORTA

Istruzioni
FRITTATA DI FAVE
http://www.fantasiediilaria.ifood.it/2012/06/frittata-di-fave.html

FAVE IN TORTA
http://www.fantasiediilaria.ifood.it/2015/05/fave-in-torta.html

MINI CROSTATINE FAVE E PANCETTA
http:// http://www.fantasiediilaria.ifood.it/2013/10/mini-crostatine-fave-e-pancetta.html

RAVIOLI DELIZIA INFINITA
http:// http://www.fantasiediilaria.ifood.it/2013/10/ravioli-delizia-infinita.html

RISOTTO FAVE E PANCETTA
http:// http://www.fantasiediilaria.ifood.it/2011/06/risotto-fave-e-pancetta.html

I miei commenti
Aggiornerò di volta in volta con mie ricette

PER SAPERNE DI PIÙ:
Conosciute ai tempi dell’antica Grecia e non mancavano mai sulle tavole dei Romani. Le ha viste per lunghi periodi uno dei classici cibi dei poveri, grazie al prezzo economico, alla facilità di coltivazione e diffusione, e alle ottime proprietà salutari e nutrizionali.
Esse garantiscono l’apporto di ferro e altri minerali, e una notevole quantità di vitamine,se consumate crude, poiché la cottura spesso distrugge alcuni dei componenti. 

La fava da orto,che si trova sulle tavole a partire dal periodo primaverile, sotto forma di baccelli contengono grandi semi schiacciati, che vanno consumati dopo aver eliminato la parte esterna. La pianta può raggiungere i 140 centimetri di altezza; i baccelli hanno dimensioni che arrivano a circa 25 centimetri, e contengono in genere tra i cinque e i dieci semi. 

Le fave in cucina 

Molto versatili in cucina e nella loro conservazione, per cui posso essere fresche, essiccate, congelate.
Inoltre possono essere mangiate anche crude: un vantaggio sia dal punto di vista del sapore, sia da quello delle proprietà nutritive, poiché vitamine e minerali non vengono distrutti durante la cottura. 

Le fave fresche,iniziano ad esserci a primavera inoltrata, è sufficiente aprire il baccello, estrarre il seme ed eliminare la pellicola che lo racchiude, il cosiddetto tegumento. Le fave così consumate possono essere accompagnate da formaggi, come il noto pecorino, da salumi, in particolare pancetta o prosciutto, fungere da antipasto ma anche da specialità tipica del periodo.
Con pecorino e pancetta si possono realizzare condimenti per paste, sfoglie, finger food, e le fave possono essere presentate anche in purea. 
Cotte, invece, le fave possono arricchire zuppe e minestroni, insieme ad altre verdure e legumi, possono essere consumate come contorno a sé, e, come detto, possono dare origine a un ottimo purè. 

Proprietà salutari 

Tantissima acqua, fibre, proteine, quasi irrilevante la presenza di grassi: queste caratteristiche fanno delle fave un cibo ipocalorico e con ottimi benefici sulla salute. Il basso apporto calorico, circa 70 calorie per cento grammi di fave, ne fa un cibo adatto alle diete ipocaloriche; ovviamente si parla di fave fresche, poiché quelle essiccate hanno valori nutrizionali completamente diversi e sono molto più caloriche. 
L’acqua e le fibre aiutano sia la diuresi sia la motilità intestinale, insieme ai tanti minerali presenti. Tra questi spicca il ferro, ovviamente vegetale, che ne fa un cibo consigliato anche in casi di carenza di questo minerale. Tante le vitamine, tra cui l’acido ascorbico. Come ovvio, queste proprietà si mantengono nel cibo crudo, mentre in quello cotto molte sostanze vanno incontro a deterioramento. Una particolarità della pianta delle fave, per quanto ciò dipenda moltissimo dalla varietà, è la presenza di levodopa. 
Come detto, le fave presentano anche una controindicazione gravissima, legata a una malattia che non a caso viene detta comunemente favismo. Si tratta di una patologia correlata al deficit di un enzima, il G6PD: le persone che presentano questa caratteristica, se esposte a determinate sostanze, possono andare incontro a varie conseguenze anche gravi, come l’anemia emolitica. In realtà non tutti coloro che presentano questo deficit reagiscono necessariamente proprio alle fave; mentre tutti coloro che sono affetti da favismo presentano la carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi. 
  

Valori nutrizionali 

Un etto di fave è composto in larghissima parte da acqua, tra l’80 e l’85 per cento; le proteine rappresentano il 5 per cento del peso totale, così come le fibre e i carboidrati. I grassi sono estremamente scarsi, in genere non raggiungono lo 0,5 per cento. Cento grammi di fave fresche corrispondono a circa 70 calorie. 
Le fase fresche sono fonti di vitamine, soprattutto la C e molte del gruppo B, di vitamina A ed E, e di minerali; buona la presenza di ferro, accompagnato da potassio, fosforo, calcio, sodio, magnesio, rame, selenio. 

Fonte dell’articolo
http:// http://www.benessere.com/dietetica/arg00/proprieta_fave.htm

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