Per arrivare a Elafonisi ci vogliono quasi 2h di autobus da Chanià. Fino a Kastelli, la superstrada tutta dritta mi aveva quasi illuso che il viaggio sarebbe stato tutto così, ma mi sbagliavo. Gli autobus sfidavano quasi la legge di gravità, imboccando stradine a picco sul mare che portano verso l'entroterra incontaminato, un incantato mosaico di terrazzamenti coltivati a ulivo, disseminato di piccoli cascinali e antichi monasteri. L'itinerario si snodava tra angoli selvaggi e incontaminati, lungo strade ripide e tortuose, toccando bucolici villaggi e spettacolari gole orlate da ulivi e concludendosi su spiagge tra le più belle dell'isola.
Scesi dall'autobus, cerchiamo di raggiungere l'isolotto situato a 100m dalla spiaggia, perché la vera Elafonisi (in greco significa isola) è quella ... e poi, come consigliato dal proprietario dell'Irene Maisonettes, lì c'è molto meno vento (e gente). Sarebbe stato tutto più semplice se non ci fosse stato il mare che divideva le due coste e un vento fortissimo che ha messo in serio pericolo la nostra traversata. Borse in testa e armati fino ai denti, arriviamo su un isolotto dalle dune sabbiose. La fatica era stata premiata: sabbia rosa, migliaia di conchiglie color cipria coprivano il bagnasciuga, acque cristalline e uno scenario da favola.
Falasarna invece è il paradiso che non ti aspetti, dopo aver visto le più belle spiagge dell'isola pensi che non ne troverai mai una che possa reggere il confronto. Ma con la sua pace, la tranquillità, il mare turchese ed il deserto che la circonda, Falasarna è una piscina a cielo aperto. Fuori dal caos turistico, ci sono kilometri e kilometri di spiaggia incontaminata dove potersi rilassare senza avere nessun "vicino" impertinente, turisti ubriachi o bambini casinisti. Contrariamente alle altre spiagge dai fondali bassissimi, qui il mare è subito profondo permettendo delle fantastiche immersioni. Non c'è niente di più bello che nuotare dolcemente in acque limpide come l'aria, con una visibilità che a volte supera i 30 metri.
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