Dall’infanzia e fino ad oggi arrivata ad un’età “matura”, la mia vita è stata piena di conquiste grandi e piccole, accompagnate da sofferenze, fatiche e genuini cambiamenti, che mi hanno portata ad essere quella che sono, determinata e sensibile, ma anche capace di reazioni inaspettate che non danno eccessivo spazio a dannose variabili e avvicinano sempre nuovi risultati, considerati da persone incontrate nel passato non solo improbabili per me, ma addirittura campati in aria e privi di fondamento, insomma sogni senza possibilità di realizzazione.
Avere dei sogni è molto importante, ti apre delle prospettive e ti permette di lavorare per dare il più possibile concretezza nella tua quotidianità a potenti aspirazioni che senti nascere nel profondo.
Non offrire spazio è una “condanna” e un atto colmo di crudeltà, se viene data invece, la possibilità di poter disporre di campo libero per mostrarsi senza inutili recinzioni, allora tanto potrà essere realizzato e coltivato, in un percorso dinamico ricco di verità e libertà e non limitato da considerazioni sospese tra il dubbio e la mancanza.
La salita ti affatica, ma ti può anche avvicinare a ciò che desideri se la determinazione sarà più forte della stanchezza.
Salire significa anche non rinunciare e non fermarsi e sopratutto giungere ad una tappa importante del tuo percorso di vita, guardando avanti con maggiore serenità.
Avere delle difficoltà di movimento ti porta a dover capire ancor prima di inoltrarti in un percorso le possibili incognite, in modo da poter prevedere in anticipo probabili pericoli da cui, puoi essere “sommersa” se non rimani vigile e ben salda ai tuoi obiettivi; l’ostacolo non è solo lo scalino troppo alto da superare, ma bensì anche le continue richieste sottili e velate, ma sopratutto fastidiose che ti sottopongono a prove costanti, utili per sottolineare il tuo valore; già perché il valore per essere capito e valorizzato deve essere sempre ben visibile, altrimenti lo si perde dietro a distanti giudizi.
Gli “esami” hanno sempre fatto parte del mio percorso di vita personale, si sono uniti ai giudizi, passando di sfuggita per i sentimenti e hanno complicato e reso ancor più pesante la mia “camminata quotidiana”, dandole però anche una nota di sfida, passione e tenacia, che ha dato colore alle mie giornate e maggiore spessore al mio modo di essere.
Mi definisco una “guerriera pacifica”, che ha saputo lottare e continua a farlo, non calpestando nessuno e non dimenticando mai il rispetto e la correttezza.