Attese sulla porta che l'insegnante dell'ora successiva arrivasse per il cambio e poi si diresse verso l'altra classe. Non appena entrò i ragazzi già sapevano tutto di lui: le notizie erano arrivate velocemente! L'informazione tra studenti passa per i bagni, per i corridoi... prima di aver finito di dire qualcosa tutti già sanno il resto. L'altra classe era più numerosa e comprendeva un ragazzo seguito da un'insegnate di sostegno. Il supplente si trovò per la prima volta con un collega, che pur facendo il proprio lavoro con un percorso personalizzato per il ragazzo diversamente abile, lo ascoltava e ne condivideva la presenza in classe. Il nuovo docente per un momento ebbe come l'impressione di avere un tutor che lo seguiva passo dopo passo, ma si rese conto della disponibilità dell'altro quando questi si scusò ed uscì. L'insegnante di sostegno aveva capito l'imbarazzo del giovane professore che viveva un'esperienza nuova e quindi aveva deciso di toglierlo almeno inizialmente da quel disagio. Tra gli alunni si creò un certo chiacchericcio quando poi ad un certo punto bussarono alla porta ed entrò la vice-preside.Era venuta per dare il benvenuto e fare gli onori di casa. Il supplente aveva inoltre bisogno di sapere qualcosa di quelle classi e di quell'ambiente.- Questa è una scuola tranquilla, la dirigente è esigente però è disponibile; le famiglie sono collaborative, ma sempre attente; i ragazzi sono intelligenti, vivaci quanto basta, ma pagano perchè hanno cambiato di continuo insegnanti - disse la professoressa Sorrentino.Dicendo questo fece in modo che tutti la potessero ascoltare, poi abbassò la voce e sussurrò che bisognava avere molta pazienza soprattutto con il ragazzo diversamente abile che oltre al deficit fisico di recente in un incidente aveva perso i genitori e ora viveva con i nonni.Insomma come ogni scuola che si rispetti anche quella aveva delle belle gatte da pelare.