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- Pubblicato Sunday, 05 May 2013 10:00
- Scritto da Fabio Monteduro
SANGUE STRANIERO
Uccisi la mia prima strega che non avevo ancora compiuto tredici anni e non era una strega qualsiasi: si trattava di mia sorella, dedita al culto dei gatti e delle bambole.
Dio stesso mi era apparso in sogno per dirmi cosa avrei dovuto fare, che ero stato prescelto per fermare l’egemonia terrena di quelle serve del diavolo.
Avevo sognato occhi che mi scrutavano attenti, poi un solo occhio e nella mia mente c’era la voce di Dio: un sussurro appena percettibile.
Mi ero svegliato quasi gridando, con il fiato corto e il cuore che batteva veloce, ma mi ero alzato subito, obbediente.
Ero entrato di soppiatto nella stanza di Ornella e l’avevo soffocata con il suo cuscino.
Aveva solo sette anni, la maledetta, ma era già pericolosa come un serpente a sonagli: riuscì a graffiarmi e quei segni non sono più scomparsi dalle mie braccia, sanguinarono per giorni e ancora oggi si vedono chiaramente.
Ricordo bene anche la sua bambola di pezza che, sfidando qualsiasi legge della ragione, tentava di muoversi verso di me per difendere la sua diabolica padrona.
Ornella era morta soffocata, con il viso distorto e la lingua di fuori, la sua bambola sembrava essersi addormentata, perdendo quell’espressione di furia folle e ripiegando il suo collo di pezza sul suo corpo di pezza. Già, avevo soffocato mia sorella, ma non era quello il modo giusto per eliminare una strega ed io ero solo un bambino… da me, in quel momento, nessuno avrebbe potuto pretendere di più. [continua a leggere scaricando il racconto in formato ePub o pdf]
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