Come si inalbera il radical quando lo pungi sul vivo. Lui è convinto, certo, sicuro di aver ragione, ha letto un sacco di libri, ha parlato con un sacco di bella gente, partecipato a tanti dibattiti, conosce le questioni. Lui sta coi deboli, lotta contro la povertà e l'ingiustizia, fa donazioni, adotta a distanza. Veste firmato ma che vuoi, mica si può mettere quelle magliette fatte dai bambini sfruttati del Bangladesh. Compra macchine costose ma è per la sicurezza, sua e nostra. Sta coi lavoratori ma va al mare con il grande imprenditore, deve pur conoscere il nemico. Piange per il bambino palestinese e ammazzerebbe volentieri tutti quei porci di israeliani che poi sono ebrei, bambini compresi. Vota comunista da una vita anche se non conosce direttamente come vive il proletario, ma i libri che ha letto trattano molto approfonditamente la questione: il proletario è la risorsa della nostra civiltà, basta che stia a debita distanza dal salotto e dal ricevimento. E se gli fai notare la leggerissima incoerenza tra pensiero e azione si inalbera: è tutto a norma, tutto regolare. Mica vorrete fare davvero la rivoluzione con le scarpe tarocche e le magliette sudate?
Luca Craia