Così racconta la 17enne di Pineta Sacchetti (Roma) la quale è stata violentata da un gruppo di filippini: “Ero andata con i miei amici alla cupola. Sarà stata l’una e mezza
quando sono arrivati i filippini, erano come delle furie, battevano le mazze e ci minacciavano. Poi uno di loro mi ha presa per un braccio e mi ha trascinata via dicendomi che ero troppo bella per stare in un posto così brutto con quelli”.
La ragazza in lacrime continua a parlare di quanto accaduto: "Gli altri ci hanno raggiunto, mi hanno spinta nella cavità dicevano frasi oscene, credevo di morire, non so per quanto ho urlato. Ho chiuso gli occhi e ho pregato perché tutto finisse presto. Non sapevo che cosa era successo ai miei amici, contro quelle furie armate non potevano fare nulla. Dopo ho saputo che avevano chiamato la polizia e denunciato il mio sequestro".
Le parole del gruppo di filippini davanti al giudice Eugenio Abamonte: “Avevamo visto quei quattro arrivare, e dopo un po’ che erano entrati nella cupola, ci è venuta l’idea di rapinarli. Siamo entrati li abbiamo minacciati e fatti distendere a terra, non eravamo andati con l’intenzione di violentare la ragazza, ma una volta lì è venuto il pensiero. Avevamo bevuto e ci eravamo fatti qualche canna, poi abbiamo visto i cinque ragazzi che stavano chiacchierando. Abbiamo preso dei bastoni e li abbiamo aggrediti. Ci siamo impossessati dei soldi e dei cellulari e poi abbiamo deciso di portare via Federica e di violentarla. Ci siamo inoltrati nel parco, e siamo arrivati fino al tronco d’albero tagliato, è un tronco cavo, lì l’abbiamo violentata, a turno, per tutta la notte. Uno di noi è voluto andare a casa, ma dopo un’ora gli abbiamo telefonato, ha detto che stava dormendo, lo abbiamo preso in giro, gli abbiamo detto che mentre dormiva noi ci stavamo ancora divertendo a violentare la ragazza, dopo un po’ è tornato anche lui".