Ancor più difficile diventa giudicare un libro che è una storia vera ambientata ai tempi del nazismo e di Hitler. Il periodo forse più buio della nostra storia, che ha mietuto tante vittime, fisicamente e spiritualmente.
Ragazze, cappelli e Hitler è proprio uno di questi romanzi. Racconta la storia di Trudi, disegnatrice di cappelli, nonché ebrea, nell'Austria della fine degli anni '30. Racconta della sua paura, delle difficoltà che ha affrontato per ottenere un visto che permettesse a lei e a suo marito Walter di lasciare il paese prima di venire perseguitati, deportati o, peggio, ammazzati. Racconta del loro arrivo in Inghilterra, dell'accoglienza ricevuta, della fatica di far arrivare anche la sua famiglia e poi dei bombardamenti, della Londra che si ritrova ad affrontare la guerra e se la prende con chi da quella stessa guerra ha trovato rifugio tra le sue case. E poi racconta, ovviamente, anche della loro lunga e un po' travagliata storia d'amore, che ha resistito a gelosie, ex mariti, visti che non arrivano, bombe e deportazioni.
La narrazione è affidata direttamente a Trudi, in una sorta di diario, in cui la prosa è effettivamente un po' scarsa. Scrivere non è il suo mestiere e si vede. Posso però capire la voglia di mettere per iscritto la propria storia lunga e difficile, che da questo punto di vista forse non è mai nemmeno stata affrontata. Però, ecco, c'è qualcos'altro che non mi ha convinto del tutto e, lungi da me esprimere un giudizio su questa donna o sulla sua vita, credo che il problema sia che una persona come Trudi non avrebbe mai potuto essere mia amica: mi ha infastidito il suo modo di raccontare, il suo ripetere continuamente che è stata lei a salvare Walter, a salvare i genitori, a salvare se stessa, pur continuando a dire che non vuole farlo pesare a nessuno. Leggendo ho provato una sensazione quasi di fastidio verso questo suo atteggiamento, così come verso il suo essere eccessivamente possessiva, nei confronti di Walter, nei confronti dell'ex marito, e di tutto quello che fa. Probabilmente senza questo suo atteggiamento non sarebbe riuscita a fare quello che ha fatto, però ecco, poteva scriverlo cercando di risultare un po' meno antipatica.
In ogni caso, è un libro che si legge bene, veloce e scorrevole, e racconta una storia di paura e speranza, che non andrebbe mai dimenticata. Credo però ci siano libri che lo fanno molto, molto meglio.
Titolo: Ragazze, cappelli e Hitler
Autore: Trudi Kanter
Traduttore: Claudia Valeria Letizia
Pagine: 224
Anno di pubblicazione: 2012
Editore: e/o
ISBN: 9788866321569
Prezzo di copertina: 18 €
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formato brossura Ragazze, cappelli e Hitler. Una storia d'amore