Uomini e donne che fin da ragazzi hanno letto poco, e quindi hanno partorito pessimi sogni, e letteratura ancora peggiore.
I racconti dei miei coetanei sono per lo più storie dal valore sociologico, affreschi di una generazione in preda alla nevrosi. Quando va bene sono storie di genere, scopiazzate dagli americani. Se vai in libreria è un fiorire di ispettori, poliziotti, magistrati, giornalisti col gusto del massacro. Quasi tutta roba già letta, inventata da altri, riscritta.
La mia generazione passerà alla storia per aver inventato lo splatter, il trash, la gioventù cannibale, i romanzi ispirati dalla cronaca nera.
Sembra che l'emozione si sia un po' sclerotizzata, in questi anni, e ci sia bisogno di darle qualche scossa a suon di sangue.
Noi siamo sempre stati ragazzi cresciuti, incapaci di raccontare storie, oltre che di viverle.
(Simone Perotti, Adesso basta, Chiarelettere)